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Cronaca

Covid, Zampa: "Vaccino obbligatorio per chi lavora nel pubblico"

La sottosegretaria alla salute: "Le mutazioni sono uno dei problemi" e quindi "occorrerà comunque continuare nel distanziamento sociale e nell'utilizzo della mascherina"

Vaccino obbligatorio per chi lavora nel pubblico. E' la posizione della parlamentare bolognese e sottosegretaria al Ministero della Salute, Sandra Zampa, resa nota durante un'intervista a un programma di Rai3. "Credo che l'obbligatorietà del vaccino debba essere una pre-condizione per chi lavora nel pubblico. Se ci dovessimo rendere conto che evidentemente c'è un rifiuto che non si riesce a superare, io penso che nel pubblico non si possa lavorare".

"Il ministro Speranza ha precisato che entro marzo raggiungeremo" la quota di "13 milioni di italiani" vaccinati contro Covid-19, "e quindi in estate potremo già essere molto avanti nel perseguimento dell'obiettivo immunità di gregge data dal 70%" almeno di copertura, ha sottolineato Zampa "già quando cominceremo ad avere qualche decina di milioni di italiani vaccinati inizieremo a stare davvero meglio", ha aggiunto. 

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La sottosegretaria dem scongiura la possibilità di allentamento delle misure, vista la disponibilità del vaccino: "Dobbiamo stare veramente attenti. Questo virus è pericolosissimo, insidiosissimo. Le mutazioni sono uno dei problemi" e quindi, nonostante la disponibilità di una profilassi, "occorrerà comunque continuare nel distanziamento sociale e nell'utilizzo della mascherina in modo particolare, oltre che nell'igiene".

Di altro avviso la Ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone: "Non sono grande appassionata dell'obbligo in campo vaccinale, il governo si è raccomandato e penso che una raccomandazione forte sia il modo migliore per raggiungere l'immunità di gregge". (dire)

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