Fase due, Confcooperative: "Nelle sanificazioni troppe aziende improvvisano, serve cabina di regia"
Lo dice Giuseppe Salomoni, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia-Romagna
"Le attività di pulizia e sanificazione sono divenute fondamentali, un requisito imprescindibile per consentire la ripartenza delle imprese. Senza questi servizi è impossibile ipotizzare qualsiasi fase 2. Chiediamo alla Regione di farsi portavoce nei confronti del Governo per chiedere un grande piano nazionale di public procurement, affinché i servizi di cleaning, igienizzazione e sanificazione siano riconosciuti quali attività strategiche".
Lo dice Giuseppe Salomoni, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia-Romagna, federazione regionale che raggruppa 430 coop tra cui molte impegnate nei servizi di sanificazione. "Va chiarito una volta per tutte- incalza Salomoni- quali sono gli standard, i requisiti necessari per operare nei vari contesti, selezionando operatori capaci e affidabili attraverso procedure valide e certificate. Solo in questo modo saranno assicurati livelli di sicurezza sanitari adeguati".
Aggiunge Cristina Bazzini, vicepresidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi: "È preoccupante assistere al fenomeno di quanti si stiano improvvisando imprenditori della sanificazione mettendo a rischio l'indispensabile efficacia degli interventi, a causa della mancanza di professionalità unita all'assenza di linee guida chiare sulle procedure da attuare. La mancanza di specializzazione diventa un grave fattore di rischio, che invece di limitare la diffusione del virus potrebbe paradossalmente facilitarne la propagazione". (Lud/ Dire)