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Cronaca

Sanità e conti in rosso, l'allarme di Donini: "Governo dia soluzioni, o costretti a scelte difficili"

Il responsabile della salute in Regione ammonisce l'Esecutivo sui mancati rimborsi delle spese sostenute durante il Covid e per effetto dell'inflazione sui costi di gestione

Sulla tenuta del sistema sanitario nazionale è ormai "allarme rosso". E col Governo occorre trovare una soluzione "entro il primo trimestre di quest'anno". Altrimenti le Regioni saranno costrette "a fare delle scelte". Suonano quasi come un ultimatum le parole di Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, intervenuto questa mattina a Bologna -lo riporta la Dire- a un convegno proprio sul futuro della sanità organizzato dall'Ordine provinciale dei medici.

"E' una questione da risolvere entro il primo trimestre di quest'anno- avverte Donini- perchè è solo questione di tempo". Presto o tardi, mette in guardia l'assessore, "tutte le Regioni dovranno fare scelte che non saranno in senso espansivo". In altre parole "siamo in allarme rosso", afferma Donini, che torna a sollecitare il Governo perchè accetti la richiesta di incontro inviata dalle Regioni già da settimane. "Mettiamoci intorno a un tavolo e smettiamola con il rimbalzo di responsabilità -manda a dire l'assessore dell'Emilia-Romagna- dobbiamo trovare tutti insieme una soluzione al problema". Del resto, rimarca Donini, "tutti ormai pongono il tema della sostenibilità del sistema sanitario nazionale: è questo il tema principale".

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Per l'assessore prima di tutto "servono più risorse per garantire ancora un sistema universalistico. Gli aumenti previsti per il Fondo sanitario nazionale sono erosi dall'inflazione e dai disavanzi che le Regioni hanno rispetto alle spese non rimborsate per il Covid e l'energia. Lo so che sembra un disco rotto, ma all'inizio eravamo in pochi a dirlo. Oggi lo dicono tutti". Secondo Donini, "la polemica ci sta. Ma la sanità dovrebbe essere un collante tra tutti. Perchè tutti stiamo indicando gli stessi problemi e le stesse preoccupazioni. Il servizio sanitario nazionale non è più sostenibile con questo livello di risorse. Non è colpa solo del Governo Meloni, che si è insediato da tre mesi, ma ora sta al Governo Meloni decidere la direzione di marcia", avverte l'assessore emiliano-romagnolo.

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