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Cronaca Borgo Panigale / Via Marco Emilio Lepido

Spaccio con i rider in lockdown: dopo due anni scattano gli arresti

Si chiude il cerchio su cinque soggetti che avevano messo in piedi una fiorente attività nella zona ovest del capoluogo

Non avevano paura di rischiare di essere fermati, e consegnavano a domicilio la droga ordinata. Per questo cinque persone sono state arrestate dai carabinieri di Borgo Panigale, al termine di una indagine durate ben due anni e partita proprio in concomitanza con il primo lockdown dovuto al Covid, tra marzo e maggio del 2020. Ora, tra arresti domiciliari e detenzione in carcere la parola fine. Al vertice del gruppo gli inquirenti considerano un 36enne cittadino tunisino, con diversi precedenti ale spalle.

Il gruppo, composto da marocchini e tunisini tutti tra i trenta e i quaranta anni, aveva messo in piedi un fiorente mercato della consegna di droga a domicilio, attraverso l'uso di scooter e biciclette. Durante le perquisizioni nei rispettivi domicili e in altri ambienti nelle disponibilità dei soggetti sono stati recuperati complessivamente 100 grami di cocaina e 400 di hashish, ma si sospetta che le partite di approvvigionamento fossero frequenti, con un giro di affari che poteva raggiungere anche i 35mila Euro al mese di introiti.

Il modus operandi era relativamente semplice: attraverso il passaparola i clienti entravano in possesso di un numero di cellulare. Il resto avveniva senza messaggi in codice, attraverso contatti diretti con gli spacciatori. Per le consegne, i fattorini non si sono preoccupati di occultare la propria attività con qualche copertura, proprio nel momento in cui i controlli in strada erano massimi e si poteva uscire solo con autocertificazione al seguito.

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