Maltempo Imola, tracima il Santerno: danni agli argini, campi e capanni allagati

Dalla mezzanotte di lunedì sono state due le ondate di piena che hanno coinvolto il fiume Santerno, nel territorio di Imola. Le due ondate "hanno causato danni agli argini" e "allagato in alcuni punti campi coltivati", ma non si registrano danni alle persone. Nel frattempo, le previsioni parlano di fenomeni piovosi in attenuazione e la fase di "attenzione" puo' dirsi terminata. A fare il punto, con una nota, è il Comune di Imola.

La Protezione civile ha provveduto a chiudere in via precauzionale il sottopasso ciclopedonale al ponte di viale Dante, via delle Lastre e tutti i percorsi e gli accessi ciclopedonali al fiume Santerno, dal ponte Tosa fino al ponte della ferrovia, compresi gli orti per anziani di via Banfi. Il servizio di Protezione civile, inoltre, ha proseguito per tutta la notte il monitoraggio della situazione "ed è intervenuto sui vari luoghi interessati fino alle prime ore del pomeriggio di oggi", spiega la nota. Fra l'altro, proprio lunedì mattina i volontari hanno rimosso un grosso tronco impigliato fra due piloni del ponte della via Emilia, "che rischiava di creare notevoli problemi al deflusso delle acque". Per quanto riguarda le due ondate di piena, la prima si è verificata a mezzanotte ed ha fatto registrare il suo picco alla diga di Codrignano: 1,33 metri (il livello di preallarme e'' fissato a 1,20 metri), facendo raggiungere al ponte di viale Dante il livello di 2,64 metri. Dalle 3,30 fino alle 4 di questa notte, alla diga di Codrignano e'' stato raggiunto il livello di 1,16 metri, che attorno alle 4,30 del mattino ha raggiunto il livello di 2,58 metri al ponte di viale Dante. La seconda ondata di piena si è verificata invece ieri mattina, con il livello di 1,29 metri alla diga di Codrignano, raggiungendo fra le 7,30 e le 8,30 il livello di 2,62 metri al ponte di viale Dante.

Nel tratto lungo via Codrignano, l'acqua ha riempito tutte le golene, allagando anche i capanni. Nel tratto cittadino, le due ondate hanno causato l''allagamento delle piste ciclabili di via delle Lastre e del sottopasso al ponte di viale Dante. Si è  verificata anche un'erosione degli argini in riva sinistra nelle adiacenze del chiosco "River Side", ma senza danni alla struttura. Piu' a valle, sono stati allagati in parte anche gli orti degli anziani in via Banfi. In localita' Zello la prima piena ha eroso "fortemente" gli argini all''altezza della cava della Cooperativa trasporti, mentre la seconda ondata, quella della mattinata, ha causato due squarci di circa dieci e 20 metri, dai quali è tracimato il fiume allagando sia i bacini di cava sia i campi coltivati posti oltre questi. Un'altra rottura di argine, sempre in localita'' Zello (riva destra del fiume), si è registrata lungo via Lungara, in corrispondenza di un''abitazione agricola.

L'acqua ha allagato alcuni campi coltivati, ha invaso una serra e lambito l'abitazione stessa. Non si registrano danni alle persone e gli abitanti sono rimasti nell'abitazione, riferisce il Comune. Ancora piu' a valle, dove finisce via Lungara, all''altezza dell''autostrada, il Santerno ha invaso campi coltivati. In localita' San Prospero, da lunedì mattina viene tenuto costantemente monitorato un tratto di circa 200 metri dell'argine sinistro del fiume, poco prima dell'abitato, in quanto le due ondate di piena lo hanno in parte danneggiato: questo perchè "inzuppato dalle 12 ore di pioggia e reso ancora piu'' fragile dalle tante tane di animali". Il Servizio tecnico del Bacino del Reno "si è attivato per intervenire quanto prima per con lavori di consolidamento dell''argine". Il fiume è tracimato dopo l'abitato di San Prospero, poi nel corso della giornata l'acqua si è ritirata.

(agenzia Dire)