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Università, studenti in protesta contro sanzioni disciplinari / VIDEO

La protesta del collettivo Hobo con gli studenti del Lab. Agraria dell'Alma Mater

Nove attivisti hanno ricevuto dall'Alma Mater di Bologna l'avviso dell'avvio del procedimento disciplinare nei loro confronti per l'interruzione del Senato accademico del maggio scorso, quando il collettivo 'occupo'' la sala del Rettorato in protesta per le sanzioni disciplinari comminate in seguito alle contestazioni al politologo Angelo Panebianco.

Durante il blitz in Senato accademico, spiegano dall'Ateneo, furono compiuti anche alcuni atti vandalici, con lancio di uova contro il Rettorato. Da qui la decisione di aprire il procedimento disciplinare.

Gli studenti coinvolti dovranno presentare una memoria difensiva, poi sara' il Senato accademico a decidere se sanzionarli o meno. Il collettivo Hobo pero' non ci sta e oggi in piazza Scaravilli ha lanciato in aria gli avvisi di sanzioni attaccati ad alcuni palloncini, aprendo al tempo stesso la campagna "Liberta' di studiare", alla quale Hobo invita gli stessi professori dell'Universita' ad aderire, "contro il codice etico dell'Ateneo e il regolamento degli studenti" dalla cui applicazione derivano i procedimenti disciplinari. Per il blitz in Senato accademico e' aperto anche un fascicolo in Procura, ma "per sei studenti e' stata chiesta l'archiviazione", sottolinea l'avvocato Ugo Funghi, che difende il collettivo e contesta le modalita' utilizzate dall'Ateneo.

"Lo studente non ha la possibilita' di difendersi, in balia del potere del rettore- afferma il legale- il procedimento disciplinare non prevede che lo studente sia sentito in Senato accademico, ne' l'assistenza di un avvocato. Per depositare una memoria difensiva ci sono 12 giorni di tempo, ma alla richiesta di copia degli atti, l'Ateneo fornisce il fascicolo il giorno prima della scadenza".

Tra l'altro, sottolinea ancora l'avvocato di Hobo, "viene mescolato il procedimento disciplinare con quello penale. Gli atti delle indagini preliminari vengono riversati nel fascicolo dell'Ateneo e assunti come accertati".
Funghi rileva poi come "nei procedimenti disciplinari contro docenti e personale amministrativo ci sono tutte le garanzie che gli studenti non hanno, tant'e' vero che il procedimento viene sospeso in attesa della conclusione di quello penale". Dunque, sostiene il legale di Hobo, si tratta di una "scelta politica precisa di Francesco Ubertini. I rettori precedenti non hanno mai utilizzato lo strumento del procedimento disciplinare in questi termini".

Oggi pomeriggio ad esempio e' in programma l'udienza del processo sull'interruzione del Cda d'Ateneo del 2013, quando i collettivi misero un cartello al collo all'ex rettore Ivano Dionigi. "Ma per quel caso non c'e' stato alcun procedimento disciplinare", sottolinea Funghi. Per le contestazioni a Panebianco, uno studente del collettivo ha ricevuto due mesi di sospensione, provvedimento contro il quale e' stato fatto ricorso al Tar. "Il 15 dicembre e' prevista la sentenza del Tribunale proprio per le accuse mosse proprio per l'iniziativa contro Panebianco- sottolinea l'avvocato di Hobo- se lo studente verra' assolto avremo la prova del nove che il procedimento disciplinare e' stato fatto sul nulla". (Dire)

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