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Cronaca Sasso Marconi / Via Porrettana

Sasso Marconi, truffa del falso incidente: due 'colpi' a segno, coppia in arresto

Stesso raggiro a segno a distanza di un paio di mesi, nella stessa zona. A colpire sarebbero stati, in entrambe le circostanze, gli stessi soggetti. Ecco come avrebbero 'accalappiato' le vittime

Proliferano le truffe finalizzate a derubare automobilisti ignari. Al trucchetto dell'auto in panne, si affianca quello del finto incidente. Quest'ultimo è appunto l'escamotage adottato da una coppia di salernitani (lei 29enne lui 32enne)  residenti a Pistoia, che sono finiti ai domiciliari con l'accusa di truffa e furto in concorso.

PRIMO 'COLPO'. La coppia è stata individuata nel corso di un’indagine iniziata a marzo, quando una 78enne di Sasso Marconi, alla guida della sua Fiat Panda, venne costretta a fermarsi in via Porrettana da un automobilista, in compagnia di una donna, che l’accusava di avergli danneggiato l’auto durante un sorpasso. Intimorita, l’anziana si fermò e il conducente pretese di essere risarcito con 500 euro, ma la vittima, essendo a corto di contanti, invitò i soggetti a seguirla fino a casa, dove li avrebbe pagati. Una volta giunti presso l’abitazione, i due malviventi, oltre a farsi consegnare la somma pretesa, le rubarono anche un blocchetto degli assegni e alcuni gioielli custoditi nei cassetti.
Ascoltando il racconto dell’anziana, i Carabinieri si ricordarono che nel pomeriggio del 19 febbraio scorso, avevano identificato nei pressi di un bar di Sasso Marconi un uomo e una donna con precedenti di polizia specifici che potevano corrispondere alla descrizione fornita.

SECONDO RAGGIRO, ANALOGO. Il 7 maggio scorso in via Don Luigi Sturzo a Bologna, un’altra 76enne residente a Sasso Marconi cadde nell’abile raggiro dei due imbroglioni che, con la solita scusa del risarcimento immediato, riuscirono a sottarle il bancomat, la carta di credito e 250 euro che l’anziana custodiva nella borsa appoggiata sul sedile dell’auto. Poiché la descrizione del modus operandi e degli autori del furto combaciava con quella dell’altra vittima, gli inquirenti hanno effettuato ulteriori accertamenti investigativi fino ad arrivare alla conclusione che i due salernitani erano da ritenersi responsabili di quanto accaduto, in entrambe le circostanze.

Le conclusioni degli investigatori sono state condivise dalla Procura della Repubblica la cui richiesta è stata avallata dal GIP del Tribunale di Bologna, che ha emanato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la coppia.

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