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Comitato scienze motorie, protesta in piazza Maggiore: "Sospendere affitti o lavorare" | VIDEO

Le richieste sono indirizzate direttamente al governo: "Non basta il contentino di 600 euro"

Il Comitato italiano scienze motorie (Cism) e il Capdi (diplomati Isef) in piazza Maggiore per protestare contro l'ultimo dpcm. Le richieste sono indirizzate direttamente al governo e, anche in questo caso, le lavoratrici e i lavoratori chiedono di lavorare in sicurezza, quindi riaprire, oppure di ricevere "ristori" adeguati.

Davide Comastri, referente bolognese del Cism lo chiede a gran voce: "Inutile dare il contentino, bisogna sospendere gli affitti, le spese e aiutare le strutture seriamente". Chiara Bacchelli, titolare del box crossfit Due Torri, è della stessa opinione del collega: "Chiediamo al governo di poter lavorare in sicurezza oppure di avere aiuti economici sufficienti per poter pagare le spese non i bonus di 600 euro, o 800, come quello che arriverà con l'ultimo decreto, come andiamo avanti? Ho un affitto, un mutuo, le bollette: adesso spendo tra i 5 e i 6mila euro al mese".

Tra di loro anche chi lavora nelle cosiddette palestre della salute: luoghi frequentati da persone con problemi cardiaci, reduci da ictus o con disagi psico-fisici. Centri che ancora non sanno se potranno riaprire o no. Poi, Adele Coppola, che oggi raccoglie le firme per una petizione lanciata dal Cism e dall'altra sigla protagonista della manifestazione, il Capdi (riunisce i diplomati Isef): "Mi rivolgo anche a tutti gli studenti che si accingono a fare questa professione. È inutile avere una laurea in questo percorso se ancora c'è da parte del Governo un'ambiguità latente nel riconoscerci". 

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