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Cronaca

Sciopero accertatori della sosta Tper: 'Personale abbandonato in strada, nessuna sicurezza per loro'

Continua anche oggi, 27 giugno, la giornata di mobilitazione contro le modalità con cui l'azienda di trasporti avrebbe deciso di attivare i controlli notturni della sosta

Seconda giornata di sciopero oggi - sabato 28 giugno - dopo la massiccia adesione di ieri - per i lavoratori del dipartimento Sosta di Tper. La mobilitazione nasce come forma di contestazione delle modalità con cui l'azienda di trasporti avrebbe deciso di attivare i controlli notturni della sosta. Ad ondire le due giornate di sciopero sono state le organizzazione sindacali di Tper 'con mandato unanime dell'Assemblea dei lavoratori'.

La vertenza - recita una nota sindacale - "è motivata dalla decisione dell'azienda di avviare per i prossimi 18 mesi il controllo notturno della sosta nelle giornate di venerdì e sabato. L'azienda - rincarano le sigle sindacali - "rifiuta di garantire le misure di sicurezza per gli operatori, che si troverebbero abbandonati in strada senza supporto della polizia Municipale, ad affrontare l'enorme problema della sosta selvaggia nei fine settimana.".

Per le OOSS è ormai "impossibile il dialogo con l'azienda" e percio' si chiede l'intervento degli enti proprietari, 'capace di dare risposta alla domanda di sicurezza che proviene dai lavoratori".

LA RISPOSTA DI TPER. Dal canto suo l'azienda fa sapere che sul nuovo turno notturno di accertamento della sosta, "ha proposto, per una quota equivalente a meno dell'1% per cento del servizio, un’estensione dei limiti contrattuali di orario da mezzanotte all'una e trenta, cercando di individuare altissimi standard di sicurezza (composizione di squadre di tre agenti, dotati di autovettura, collegati con una centrale operativa e supportati da una pattuglia della vigilanza pronta ad intervenire)."

Tale proposta sarebbe "stata rigettata dai rappresentanti dei lavoratori in sede di trattativa, nonostante la recente sottoscrizione di un testo tra lo stesso sindacato, il Comune di Bologna e Tper che impegnava le parti, nell'ambito di un'intesa più complessiva comprendente anche contenuti assai avanzati di internalizzazione di attività oggi in appalto, a favorire la presa in carico da parte dell'Azienda del cosiddetto "accertamento esteso" di cui le attività serali fanno parte.

Sempre nell'ambito di tale estensione di attività - precisa ancora Tper - "si è discussa la disponibilità del personale a guidare un'auto di servizio aziendale per lo svolgimento del servizio Scout, altro punto sul quale si è registrata la contrarietà della controparte sindacale e dei lavoratori coinvolti. In questa vicenda negoziale, l'Azienda ha cercato di avanzare proposte e di individuare ogni mediazione possibile, intendendo privilegiare, per le nuove attività, l'utilizzo di personale volontario e proponendo anche, seppur contenute, forme di incentivazione economica."


 

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