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Cronaca

Sciopero degli accertatori della sosta: "Vogliono trasformare il lavoro in cottimo"

Lo sciopero di 24 ore, proclamato d Usb per il reparto sosta e contrassegni Tper a supporto del contratto integrativo, ha visto oltre l'80% degli accertatori della sosta a braccia incrociate

Lo sciopero di 24 ore, proclamato d Usb per il reparto sosta e contrassegni Tper a supporto del contratto integrativo, ha visto oltre l'80% degli accertatori della sosta a braccia incrociate nella giornata di ieri. Una risposta, dice il sindacato di base, all'atteggiamento "di chiusura di Tper e al tentativo dell'azienda di trasformare il loro lavoro in una attivita' a cottimo, ponendo il focus solo ed esclusivamente sui controlli effettuati".

I lavoratori hanno dato vita anche ad un presidio davanti alla sede Tper, "mentre l'azienda, sollecitata a ricevere una delegazione, ha risposto proponendo un incontro in data e orario tali da rendere impossibile la partecipazione dei colleghi in sciopero".

E allora Usb rimette in fila tutte le ragioni della protesta: "Il sistema degli affidamenti in appalto, di cui la sosta fa parte essendo soggetta a gara specifica, ha prodotto l'ennesima discriminazione, con l'esclusione dei lavoratori della sosta dal rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori Tper, avvenuto ormai gia' da due anni (luglio 2017), e sarebbe ora di completare il lavoro".

Tuttavia, Tper, "oltre a rifiutare il confronto con il personale, sembra pensare che il diritto al rinnovo del contratto non spetti a questi suoi dipendenti a causa del sistema di gare inventato in questi anni". Pertanto, la "vertenza proseguira' fino al raggiungimento anche per questi dipendenti di Tper di un rinnovo che li porti ad avere i medesimi diritti del restante personale", avverte l'Usb. 

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