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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Le Aldrovandi-Rubbiani in presidio contro la dirigente scolastica: “Conflitti restano irrisolti”

Il personale scolastico annuncia la mobilitazione dopo lo sciopero del novembre scorso

È un momento di particolare agitazione per le scuole secondarie di Bologna: dopo le occupazioni studentesche, tornano a far parlare di sé le Aldrovandi-Rubbiani. Il personale scolastico ha annunciato una nuova mobilitazione, dopo lo sciopero dello scorso novembre, in protesta contro la gestione della dirigente scolastica Teresa Pintori: "Tutti i motivi del conflitto con la dirigenza scolastica rimangono irrisolti", avvertono infatti i sindacati. A novembre, le sigle scolastiche di Cisl, Cobas, Cgil, e Gilda imputavano alla preside “un profilo di totale decisione autonoma ed unilaterale, dimostrando negli incontri collegiali (collegio dei docenti, incontri di informazione e confronto con la Rsu e sindacati, tentativo di raffreddamento in Prefettura dopo la proclamazione dello stato di agitazione) di non voler realmente confrontarsi con le lavoratrici e i lavoratori che sia direttamente, che attraverso la legittima rappresentanza, hanno avanzato richieste legittime in merito a diversi temi attinenti l'organizzazione del lavoro e il benessere-malessere lavorativo”. 

Le nuove tensioni

“Il confronto tra le parti richiesto dall'Ufficio scolastico provinciale, al termine dell'indagine conoscitiva avviata dopo lo sciopero, ha confermato l'assenza di reali aperture della dirigente e il fallimento di ogni ipotesi di mediazione” oltre ad una “gestione autocratica della scuola” dicono oggi Cisl scuola, Flc Cgil, Cobas scuola e Gilda annunciando il presidio in programma per domani dalle 14 in via Marconi, nei pressi dell'istituto. In seguito, il corteo si sposterà fino all’Ufficio scolastico regionale. Le sigle sindacali chiedono una gestione partecipata e condivisa della scuola, il rispetto della distinzione tra tempo di lavoro e quello di vita, la tutela di accesso al part time e ai permessi retribuiti, maggiore trasparenza nella distribuzione di incarichi e il ripristino di un ambiente di lavoro sereno e collaborativo.

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