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Cronaca

Sciopero autobus, lavoratori in piazza vs la Giunta

Oggi bus fermi a Bologna e manifestazione in piazza Nettuno. In bilico numerosi posti di lavoro: la rabbia, le preoccupazioni e gli interrogativi in una lettera aperta alla redazione

Oggi a Bologna sciopero degli autobus dalle 8.30 alle 16.30 (VEDI DETTAGLI). I lavoratori che aderiranno alla mobilitazione manifesteranno in Piazza Nettuno dalle 10 alle 14. "La situazione, dal 1999, era la seguente - spiega in una nota una lavoratrice : Atc trasporti consorziali Bologna, partecipata dal Comune per il 64% (di seguito Atc), gestiva il trasporto pubblico locale e il piano sosta. Gli accertatori dipendenti di Atc avevano potere di accertamento su tutte le infrazioni relative alla sosta ex artt. 7,40, 157,158,159 CdS e alle infrazioni relative al transito e alla sosta in corsia riservata: 64 codifiche applicabili (legge cosiddetta Bassanini bis, commi 132 e 133).
La gestione della sosta, grazie agli incassi di parcometri e grattini vari, portava in Atc alcuni milioni l'anno creando il pareggio di bilancio: un miracolo economico per un servizio pubblico.
Dal 2007 Atc ha acquisito anche il servizio di emissione contrassegni, servizio che ha immediatamente subappaltato a cooperativa, i cui lavoratori non hanno alcuna rassicurazione , al momento, sull'eventuale rinnovo dell'appalto e di conseguenza dei loro contratti di lavoro."

Nel 2011 l'attuale Giunta Comunale, - continua la nota - per qalche motivo che a noi sfugge, e probabilmente esula dal dovere di governare con la diligenza del buon pdi famiglia, ha deciso di cedere la gestione del trasporto pubblico locale di Bologna ad una nuova azienda denominata Tper, per il 46% di proprietà della Regione ER e per il 48% del Comune di Bologna, dove si sono fuse Atc, con 2200 dipendenti, ma senza la gestione della sosta, e Fer srl, con 400 dipendenti ed un debito di 5 milioni di €.
Tper ha un capitale sociale di 57 mln di €, di cui 46 mln derivano dai soli redditi del reparto sosta negli anni passati.
Il servizio sosta e mobilità, in cui io lavoro, è rimasto dell'Atc, che ha, in seguito allo scorporo, un capitale sociale di 120.000€, un debito presunto (diatribe politiche e gestionali) con il Comune (che possiede sempre il 64%), di 18 milioni, e 128 dipendenti.
Nel 2009 abbiamo ottenuto che il Comune, con una giunta sempre a maggioranza PD, firmasse una clausola sociale, il cui primo punto è proprio il mantenimento del contratto attuale.

Ora dal Comune stesso ci dicono che il servizio deve obbligatoriamente andare a gara, e che non possono inserire il vincolo del contratto nella gara stessa, ma non vogliono disdettare la clausola sociale. Continuano a ribadire che tutte queste cose le devono fare per legge, ma non hanno mai citato, neanche esplicitamente richiesti, quali siano gli articoli di legge che li vincolano.
A questo proposito ricordo che il punto 7 del programma elettorale di Merola, prima di essere eletto, parlava di una maggiore trasparenza nelle gare, di esplicitare i contratti di riferimento e di evitare quindi le gare che puntassero al massimo ribasso, tale punto è magicamente scomparso dopo l'elezione.

Come ulteriore conseguenza dell'ultimo scorporo noi abbiamo perso i poteri ex comma 133 della legge suddetta, che parla solo del controllo sulle corsie riservate, ma di fatto il Comune ci ha tolto tutti i poteri che non riguardassero il controllo del pagamento sulle strisce blu (residue 8 sanzioni delle 64 suddette) e noi temiamo che queste operazioni servano a confezionare una figura professionale più adatta agli appetiti di un privato che ne approfitterebbe per diminuire i diritti e i livelli retributivi che abbiamo acquisito negli anni.

In merito alla fusione atc-fer, è interessante il documento redatto da Marco Piazza: in particolare tra le considerazioni del sig. Marco Piazza, il paragrafo Governance evidenzia l'assurdità dell'affermazione dell'attuale Giunta, secondo cui inserire il contratto autoferro nel bando di gara sarebbe turbativa d'asta: a novembre la turbativa d'asta l'hanno creata loro stessi.

In merito alla nostra preoccupazione per il futuro, il sindaco ha recentemente proclamato di voler assumere 100 vigili in 4 anni, e ha poi stanziato 500.000 € con i quali tper dovrebbe formare un gruppo di funzionari che controllino transiti e sosta su corsie e fermate bus; se ne deduce che il nostro lavoro su corsie e fermate, che facevamo senza alcun ulteriore esborso da parte della comunità bolognese, era indispensabile;. Presto a Bologna ci saranno numerosi vigili, i funzionari di tper, gli accertatori di Fiera Parking, e noi, tutti con il potere di sanzionare sulle strisce blu, e alcuni (tper e vigili) con poteri maggiori: quale comune paga tanta gente per fare lo stesso lavoro?
C'è un'altra considerazione da fare: attualmente il Comune, come maggiore azionista di Atc sosta, incassa dai parcometri, dagli abbonamenti, e dalle sanzioni; gli incassi dei pagamenti sono quindi divisi tra i nostri stipendi (una minima parte) e il Comune, quindi i cittadini. Quando andremo a gara, lo sproposito di milioni annui (10? di più?) che vengono da parcometri e abbonamenti andranno divisi tra i nostri stipendi, il Comune come appaltante, e il privato che avesse vinto l'appalto, il quale di sicuro non si butterebbe in questa impresa per beneficenza: come farà Merola a dimostrare all'Autorità preposta che questo è economicamente vantaggioso per i cittadini bolognesi?

L'unica soluzione possibile per la questione, per come la vedo io, è che noi rientriamo al più presto in Tper, altrimenti i cittadini bolognesi avranno solo che da perderci, come stanno già facendo, sia in termini di servizi (verificate i tempi di risposta per la richiesta di rimozione in seconda fila o su passo carraio), che di denaro, tanto denaro".

 

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