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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca / Centro Storico

Passante, rigassificatori, guerra. Le voci dalla piazza che sfida la politica

Gli attivisti in corteo per il clima puntano il dito contro Comune, Regione e Università. Stop inquinamento, bus gratis e cannabis libera tra le richieste

“Vogliamo una vita bella, che vada incontro ai nostri sogni e bisogni”. Mentre per gli studenti di “Fridays For Future”, in migliaia ritornati a manifestare nel cuore del centro storico contro il cambiamento climatico, il futuro che li attende non è per nulla rassicurante. “Ci aspettano anni di crisi idriche e alimentari, e qui si parla solo di guerra”, dice preoccupato Nicola, tra i tanti attivisti che stamattina ha partecipato al corteo partito da piazza San Francesco e terminato in piazza Maggiore. Il primo dell'anno, dopo l'ultima manifestazione che si è tenuta nel settembre scorso, pochi giorni prima delle elezioni. 

Puntano il dito contro l’Università di Bologna, “che deve interrompere gli accordi con le aziende inquinanti che usurpano il territorio nel nome del profitto”, denuncia Jules del Link, e contro Comune e Regione che vogliono il Passante di mezzo, “simbolo di una transizione ecologica che in realtà premia il gas”. Stesso discorso per rigassificatori e le grandi opere “incompatibili con la giustizia climatica”.

Tra slogan e cartelli, spuntano i nomi di Schlein e Bonaccini 

In città, così come in tantissime altre piazze italiane, al grido di “Ci bloccate il futuro”, gli attivisti del "Future for friday" non sono certo passati inosservati. Parlano di ambiente, economia, politica, e di guerra, temi che non ritengono isolati ma intrecciati tra loro. “I conflitti bellici lasciano sul campo solo morti e inquinamento”, ripetono. Scandiscono slogan (“Ve lo diciamo chiaro e tondo, se ci fermiamo noi si ferma il mondo”), cantano e ballano sulle note che vanno da Britney Spears ai Pop X. Preoccupati sì, ma con il sorriso. Chiedono la legalizzazione della cannabis e autobus gratis per tutti, e si mostrano distanti dalla politica attuale, non importa se di centrosinistra o di centrodestra. C’è anche chi prende già di mira la neo eletta segretaria del Pd Elly Schlein, perché “prima contro la guerra ma poi ha votato per l’invio delle armi”, sostiene Matteo di Osa (Opposizione studentesca alternativa), e chi espone cartelli contro i rigassificatori con la foto del governatore Stefano Bonaccini. Il finale è un flash mob sul Crescentone, con la soddisfazione che l’edizione bolognese di questa nuova giornata di sciopero è riuscita.

Fridays For Future, marzo 2023: si marcia per la salute del pianeta

Sul Passante interviene la vice sindaca Clancy: "Lo abbiamo modificato"

A  poca distanza, in Comune, riecheggiano gli slogan della vicina piazza Maggiore, proprio mentre la vice sindaca Emily Clancy, a margine di una conferenza stampa, interviene sui temi sollevati dagli attivisti, soprattutto sul Passante di mezzo.  "Credo che ogni amministrazione debba abbracciare con responsabilità e impegno le contraddizioni del nostro tempo. Il Passante è un'opera il cui inizio è datato diverse decine di anni fa, nel frattempo il progetto è stato modificato e sono state negoziate delle compensazioni molto importanti, da parte di diverse forze politiche che hanno creato insieme un progetto di governo per la città”, ribadisce la vice sindaca. 

Manifestazioni in tutta Italia

Una giornata di mobilitazione e protesta che ha riguardato tutta l’Italia per il movimento nato nel 2019, che ricorda come soltanto nel nostro Paese nel 2022  si sono verificati “310 eventi estremi, per la maggior parte siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. Sono morte 29 persone a causa dei disastri ambientali”, mentre “quella del 2022 è stata l’estate più calda della storia europea, che nel sud Italia ha fatto registrare temperature record. A novembre 2022 la media di CO2 nell’atmosfera si aggirava attorno a 420 ppm (parti per milione). Soli 10 punti sotto il limite indicato dagli esperti (climatewatchdata.org) per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto gli 1.5°C". 

"Menzogna, fantascienza, sfiducia" denuncia Marco Modugno, portavoce di Fridays For Future Italia "sono queste le parole che imperano nelle nostre menti. Dati scientifici, energia e rabbia sono le loro sostitute". Il movimento a livello nazionale denuncia, nel documento di presentazione della giornata di oggi, le politiche italiane come insufficienti e incoerenti: "Tempistiche tardive, mancanza di un legame tra visione di lungo periodo e obiettivi di medio termine, scarsa implementazione e monitoraggio degli obiettivi raggiunti e disallineamento delle politiche nei diversi livelli dell’amministrazione pubblica. Nonostante il costo degli impianti rinnovabili diminuisca di anno in anno, l’Italia sceglie di soddisfare l’80% della propria energia primaria con le fonti fossili, creando ostacoli burocratici alle alternative sostenibili e partecipative, come le comunità energetiche”.


 

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