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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Nuovo sciopero per il clima: a migliaia in corteo attraverso la città

Studenti e studentesse di Fridays For Future per il primo sciopero per il clima dell'anno. Con loro anche "Non una di meno"

Oggi, 3 marzo, i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future tornano in corteo per le vie del centro di Bologna e in una cinquantina di altre città del paese per il primo Sciopero per il clima dell'anno.  A loro si uniscono anche le transfemministe di "Non una di meno". 

"Pronti a tornare marea", scrivevano nei giorni scorsi sui social chiedendo "comunità energetiche, trasporti capillari, servizi pubblici per città vive e accessibili, la nostra rabbia è energia rinnovabile". 

Migliaia in piazza oggi a Bologna

Ed in effetti stamane ils erpentone è gremito da migliaia di giovani. Ci sono i ragazzi di tante scuole della città e uno dei momenti più partecipati della manifestazione è il sit-in improvvisato sotto all'istituto superiore Crescenzi Pacinotti Sirani. Qui si tengono comizi contro il Passante e le altre grandi opere (girano anche cartelli con la faccia del governatore Stefano Bonaccini che recitano 'two is megl' che one' sui rigassificatori), al ritmo di una staffetta di attivisti, non solo studenti, che si passano il microfono. Non mancano lungo il corteo manifestanti più navigati, dalla Cgil con la slogan "Peace Jobs Planet" in giù, oppure i No Tav, ma sono i giovani che si prendono la scena, controllati costantemente dai reparti della Squadra Mobile che seguono il corteo e dalla Polizia Locale che monitora e gestisce il traffico, senza particolari problemi per ora.  

Fridays For Future, marzo 2023: si marcia per la salute del pianeta

Percorso del corteo 

Il concentramento alle ore 9 in Piazza San Francesco,  poi la partenza del corteo che lambisce varie vie del centro cittadino: via del Fossato, Saragozza, Urbana, Marsili, Garibaldi, Farini, Castiglione, Rizzoli. Approdo finale in Piazza Maggiore. 

"Domani è troppo tardi"

"Dobbiamo gridare nelle piazze di tutto il mondo che l’azione per la giustizia climatica non è rimandabile" spiegano gli attivisti del movimento nato nel 2019 "nel 2022 in Italia si sono verificati 310 eventi estremi, per la maggior parte siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. Sono morte 29 persone a causa dei disastri ambientali. Quella del 2022 è stata l’estate più calda della storia Europea, che nel sud Italia ha fatto registrare temperature record. A novembre 2022 la media di CO2 nell’atmosfera si aggirava attorno a 420 ppm (parti per milione). Soli 10 punti sotto il limite indicato dagli esperti (climatewatchdata.org) per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto gli 1.5°C". 

"Menzogna, fantascienza, sfiducia" denuncia Marco Modugno, portavoce di Fridays For Future Italia "sono queste le parole che imperano nelle nostre menti. Dati scientifici, energia e rabbia sono le loro sostitute". 

Il movimento denuncia le politiche italiane come insufficienti e incoerenti: "Tempistiche tardive, mancanza di un legame tra visione di lungo periodo e obiettivi di medio termine, scarsa implementazione e monitoraggio degli obiettivi raggiunti e disallineamento delle politiche nei diversi livelli dell’amministrazione pubblica. Nonostante il costo degli impianti rinnovabili diminuisca di anno in anno, l’Italia sceglie di soddisfare l’80% della propria energia primaria con le fonti fossili, creando ostacoli burocratici alle alternative sostenibili e partecipative, come le comunità energetiche.

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