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Sanità, Fials annuncia lo sciopero. Rizzo Nervo: "Grande lo sforzo per non tagliare"

Fra i motivi dello sciopero gli orari di lavoro e i doppi turni, le ferie non sicure, i salari inadeguati e la carenza di personale. Venerdì 15 aprile ritrovo sotto le Torri

Sciopereranno per dire no ai doppi turni e alla carenza del personale, per avere dei salari decenti e le ferie sicure, contro la carenza del personale: il 15 aprile, come annunciato dalla Fials Emilia Romagna (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), appuntamento sotto le Due Torri per un pomeriggio di contestazione e lo slogan "Mentre tu tu spacchi la schiena, loro fanno cassa". 

E l'assessore alla Sanità del Comune di Bologna e presidente della Conferenza socio-sanitaria, Luca Rizzo Nervo, intervistato dall'agenzia Dire esprime: "Pieno rispetto per lo sciopero indetto dalla Fials all'Ausl di Bologna (il primo nella storia dell'Uslona ndr), ma non va dimenticato lo sforzo che le istituzioni sanitarie stanno facendo per evitare che il necessario cambiamento del sistema non si traduca in un taglio del servizio".

"Ovviamente pieno rispetto per le scelte delle organizzazioni sindacali sulle forme di mobilitazione - prosegue Rizzo Nervo - anche perchè certamente ci sono motivi di attenzione rispetto ad una richiesta sempre forte, in questi anni, di razionalizzare e rendere sostenibile la sanità e sappiamo bene che oltre un certo livello questa richiesta non è sostenibile, altrimenti il rischio è vedere ridimensionati i servizi".

Detto questo, "lo sforzo che le istituzioni sanitarie e cittadine stanno facendo in questo periodo, peroò, è costruire nuovi modelli organizzativi ed assistenziali perchè ai cambiamenti, che non sono solo legati alle risorse, possano rispondere nuove modalità che rendano l'offerta sanitaria non ridotta ma invece modificata, cambiata intorno ai nuovi fattori, ai nuovi bisogni e alla nuova domanda di salute che non è più quella di 15, 10 o anche solo pochi anni fa".

Insomma se un cambiamento "è necessario, è vero anche - sottolinea Rizzo Nervo- che c'è' la necessità che non si superi un livello di guardia". Per quanto riguarda lo sciopero, dunque, "non sono io che devo giudicare le forme" scelte dai sindacati, ma "certamente il lavoro per affrontare questo cambiamento senza un esito di riduzione dei servizi, per quanto riguarda il mio assessorato e le altre istituzioni sanitarie, è ciò che ci impegna". 

(fonte Dire) 

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