Sciopero generale: "In 10mila con i pullman dall'Emilia-Romagna"
A bordo anche la vicesindaca Clancy come "privata cittadina". Cgil: "Manovra tutela le fasce deboli? Ecco gli esempi del contrario"
Saranno oltre 10 mila le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati, che giovedì mattina dall’Emilia-Romagna parteciperanno alle manifestazioni promosse in occasione dello dello sciopero generale di giovedì 16 dicembre 2021 contro la manovra di bilancio. Lo stima una nota congiunta di Cgil e Uil Emilia-Romagna, nel lancio della mobilitazione.
In tutta Italia sono cinque le piazze che si mobiliteranno: Roma (dove sono previsti gli interventi dei segretari generali nazionali di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri), Milano, Bari, Cagliari e Palermo. La delegazione romagnola della Cgil e la Uil Emilia-Romagna saranno presenti a Roma, mentre la delegazione emiliana della Cgil a Milano.
I dettagli della mobilitazione di dopodomani sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dal segretario generale della Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove e dal segretario generale della Uil Emilia-Romagna Giuliano Zignani.
“Dal mondo del lavoro registriamo una grande voglia di partecipazione e una grande idea di mobilitazione. Lo sciopero di giovedì è solo una tappa, perché riteniamo che interventi strutturali e di sistema dovranno al più presto essere discussi e condivisi anche con le parti sociali. Con la manovra di bilancio purtroppo questo non è accaduto".
Le ragioni dello sciopero passano da tre esempi concreti, spiega ancora Giove: con la manovra di bilancio, "le pensioni minime da 515,58 euro al mese passano a 524,34 euro al mese; l’assegno sociale da 460,28 a 468,10 al mese. E questo sarebbe un governo attento alle fasce deboli?".
Di qui l'esortazione: "I nostri pullman sono disposizione di quei partiti della sinistra che vi vogliono salire. Li portiamo noi a Roma. In una città come Bologna, tra le più progressiste d’Europa, ricordo che se questi partiti vogliono salire, abbiamo posti a disposizione. È inutile che vadano a parlare ai lavoratori e poi quando è il momento di fare le cose che devono, non le fanno”, conclude Zignani.
La vicesindaca Clancy: "Vado a Milano, da semplice cittadina"
L'invito è stato raccolto dalla vice sindaca di Bologna Emily Clancy, che non fa mistero della sua scelta di partecipare alla manifestazione di giovedì: "Non lo farò da amministratrice ma da cittadina -precisa la vicesindaca della giunta Lepore- i provvedimenti messi in campo dal Governo Draghi non danno risposte adeguate per ridurre le disuguaglianze acuite dalla pandemia e dalle scelte scellerate portate avanti da decenni di politiche neoliberiste".