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Cronaca Imola

Sciopero medici di famiglia e pediatri: revocato, oggi ambulatori aperti

Così comunica l'Ausl specificando che il retrofront arriva "a seguito dell'incontro delle Organizzazioni Sindacali FIMMG, FIMP e CIPe con i rappresentanti del Governo, conclusosi ieri in tarda serata, le OOSS"

Revocato lo sciopero dei medici di famiglia e dei pediatri proclamato per oggi, 19 maggio. Lo comunica una nota dell'Ausl di Imola, specificando il retrofront arriva "a seguito dell’incontro delle Organizzazioni Sindacali FIMMG, FIMP e CIPe con i rappresentanti del Governo, conclusosi ieri in tarda serata, le OOSS".
Pertanto, gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta saranno pertanto aperti negli orari normalmente programmati.

FIMMG CANTA VITTORIA. "Garantita la non subordinazione, autonomia organizzativa, rispetto livelli retributivi dei medici. Impegno per corretto svolgimento trattativa, altrimenti, previo confronto negoziale, decretazione di urgenza. Revisione su norme relazioni sindacali." Così il sindacato, specificando Governo e Regioni hanno firmato l'intesa, pertanto lo sciopero è stato revocato.

La ctegoria era in agitazione da tempo. Alla base del malcontento - come aveva sottolineato Fimmg prima dell'intesa  - il fatto che "da molti mesi le Regioni impediscono che sia avviata la riorganizzazione della Medicina Generale e che si creino le condizioni organizzative del lavoro indispensabili per migliorare l’assistenza che ogni giorno i 60.000 Medici di Medicina Generale italiani assicurano direttamente nei luoghi dove vivi".
Le Regioni - atatccava Fimmg - " perseguono azioni che vogliono limitare la capacità di noi medici di famiglia di curare secondo scienza e coscienza per subordinarci e costringerci a seguire esclusivamente obiettivi di falso risparmio. Attraverso la Sisac (organo tecnico preposto alla contrattazione) propongono norme che ci vincolano alle decisioni di Regioni e ASL mettendo in secondo piano l’interesse individuale del cittadino. Ciò significa che il medico sarà costretto a fare ciò che l’Azienda ha deciso e non ciò che ritiene utile".
Fimmg lamentava inoltre "contro lo stallo delle trattive per il rinnovo della Convenzione perché nessuna Convenzione significa nessuna garanzia per la libertà di scelta del cittadino né per la libertà di curare del medico, significa impossibilità di sanzionare la parte regionale eventualmente inadempiente nei confronti dei medici e dei diritti assistenziali dei cittadini, significa non riorganizzare la Medicina di famiglia secondo criteri di migliore corrispondenza con i tuoi bisogni."
 

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