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Cronaca

Venerdì di scioperi: dai bus agli ospedali fino alla scuola, giornata di mobilitazione sotto le torri

Vari i comparti in piazza, a Bologna come nel resto d'Italia in questa giornata di sciopero generale. Si protesta su più fronti: ecco i motivi, le modalità della mobilitazione per i vari settori

Giornata di scioperi oggi. Dai bus agli ospedali fino alla scuola, si preannuncia un venerdì caldo a Bologna, come in diverse altre città d'Italia. A mobilitarsi anche i lavoratori di varie categorie colpite duramente dalla crisi dettata dalla pandemia: dal mondo wedding, ai ristoratori, fino ai tassisti.

Tassisti in sciopero a Bologna

Sciopero Trasporti venerdì 26 marzo: bus a rischio a Bologna

Sciopero di 24 ore con fermo del personale Tper del bacino di Bologna. Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti. Sciopero Tper : ecco le corse garantite 

Sciopero scuola, un migliaio in piazza Nettuno: "Questa situazione un oltraggio, dovete trovare un po' di coraggio" | FOTO 

Sciopero scuola venerdì 26 marzo 

Oltre ai trasporti, oggi venerdì 26 marzo anche lil mondo della scuola si mobilita. Cobas Bologna e il Coordinamento precari della scuola scendono in Piazza del Nettuno dalle 10 per far sentire la loro voce nella giornata dello sciopero nazionale della scuola. 

"Usciamo dagli sche(r)mi" perché "questa casa non è una scuola". Manifestazioni, presidi, flashmob,  lezioni all'aperto lanciate da Priorità alla Scuola in tutta Italia, in concomitanza con lo sciopero del comparto "perché la scuola riapra, perché la scuola torni a funzionare. Questo è in gioco con le risorse del Recovery Fund: questo è il motivo per cui vogliamo e dobbiamo vincere la battaglia per quelle risorse e il modo in cui quelle risorse saranno usate", concludono gli organizzatori. 

Non solo tema ripartenza in presenza. Con la mobilitazione nazionale Priorità alla Scuola chiede anche che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica: "Il rilancio della scuola -  sottolineano gli esponenti Priorità alla Scuola - non può avvenire solo attraverso l’incremento della digitalizzazione, visto che la DAD sta dimostrando di avere conseguenze negative sulla salute psico-fisica di bambine/i e ragazze/i. La scuola richiede piuttosto investimenti per potenziare la dimensione socio-relazionale dell’apprendimento". PaS propone la riduzione del numero di alunne/i per classe, individuando il tetto massimo di venti.: "Docenti e studi scientifici infatti concordano nel legare la qualità dell’insegnamento al rapporto numerico docente/allievo, che al momento in Italia è fra le più alte d’Europa. Inoltre chiediamo - si legeg ancora nella nota -  l’attuazione di un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari e l’adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, per sanare due situazioni che non reggono il confronto con gli altri paesi UE".

Infine lo sfogo: "Stiamo sperimentando, come studenti, genitori e docenti che la chiusura delle scuole e la didattica a distanza non sono un rimedio all’emergenza, ma piuttosto un veleno, che crea nuove emergenze e diseguaglianze. La DAD crea emergenza socio-economica costringendo chi è già più debole sul mercato del lavoro a dover rinunciare al lavoro o a lavorare in condizioni peggiori, crea emergenza sanitaria  incrementando esponenzialmente il disagio psichico e fisico di bambine/i, adolescenti e ragazzi, come purtroppo molti studi confermano."

Insegnanti, studenti e genitori in piazza Maggiore si mobilitano per la scuola

Ristoratori in presidio davanti alla prefettura, qualche momento di tensione | VIDEO 

In sciopero anche la sanità il 26 marzo 

USB ha proclamato lo sciopero regionale dei lavoratori della sanità pubblica e privata, aziende pubbliche di servizio alla persona (ASP) e cooperative sociali che gestiscono servizi sanitari e socio-sanitari con presidio presso la sede della Regione Emilia Romagna.

"Le condizioni di lavoro e la sicurezza delle operatrici e degli operatori della salute, la revisioni dei criteri di accreditamento delle strutture socio-sanitarie ed i potenziamento della sanità pubblica sono il presupposto per un miglioramento delle prestazioni sanitarie, al fine di assicurare una presa in carico globale della popolazione e restituire centralità alla relazione di cura". Per queste ragioni, sottolinea Usb Emilia-Romagna, "abbiamo proclama lo sciopero regionale dei lavoratori della sanità pubblica, sanità privata, aziende pubbliche di servizio alla persona, cooperative sociali, associazione e società operanti in appalto, concessione e in accreditamento nei servizi sanitari e socio-sanitari".

Sciopero oggi venerdì 26 marzo: a Bolgona in piazza anche i riders

Un  "protocollo di prevenzione anti-Covid su salute e sicurezza e il core della contrattazione su diritti e tutele da fare partire e da concludere il prima possibile". Per questa ragione , "nonostante la buona notizia dell'altro giorno (l'accordo sperimentale a livello nazionale di contrasto al caporalato digitale)" i rider scendono in piazza, "in occasione del No Delivery Day, a riprova del fatto che non bastano gli impegni formali ma occorre aggiungere sostanza e serietà alle promesse fatte ai lavoratori, da parte delle aziende e delle istituzioni". Così lo sfogo dei ciclofattorini, che saranno in sit-in oggi pomeriggio in piazza Nettuno, a partire dalle 18.30.

Cartoline da Bologna in tempo di Dad: i lavori degli studenti del Fermi

(Foto gallery : vari momenti di protesta )

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