Scuola, oggi "sciopero del pasto". Comune cede ai genitori: il servizio mensa cambierà
Massiccia adesione alla protesta, l'Amministrazione si impegna "a una ulteriore riflessione" sul tema. Arriva la promessa del "nuovo centro pasti, incremento di prodotti bio e sostituzione delle stoviglie di plastica"
Oggi giornata di boicottaggio del servizio mensa nelle scuole di Bologna per contestare i costi e la qualità dei pasti serviti. Genitori insoddisfatti delle prestazioni di Seribo, hanno munito i figli del pranzo al sacco.
Alta la percentuale di bambini che nella giornata odierna non ha usufruito del servizio di refezione scolastica, pari al 52% degli iscritti. Il dato presenta alcune differenze nei diversi ordini di scuola. La percentuale registrata nelle scuole d'infanzia è stata del 49% (52% nelle comunali e 38% nelle statali), nella scuola primaria del 55%, mentre del 28% in quella secondaria di primo grado.
I dati - prende atto il Comune - impegnano l'Amministrazione "a una ulteriore riflessione" sul tema. A fronte della massiccia protesta dunque, da Palazzo D'Accursio l'impegno "per qualificare ulteriormente tutte le iniziative in atto per migliorare il servizio, quali la realizzazione del nuovo centro pasti e un netto incremento di prodotti bio, oltre che la sostituzione già in corso delle stoviglie di plastica con quelle di ceramica".
LA PROTESTA. "Se anche tu ritieni ingiustificabili tariffe così alte (vedi CONFRONTI TARIFFARI) rispetto al servizio offerto, pretendi un qualità maggiore delle materie prime, trovi inaccettabili gli enormi utili di Comune e Seribo e la promessa di un centro pasti nuovo solo nel 2017 dopo 10 anni di attesa... fatti sentire" aderendo allo ''sciopero del pasto'' indetto per il prossimo 5 maggio". Così l'Osservatorio mense, creato da genitori che mandano i figli alle materne ed elementari di Bologna, nelle scorse settimane aveva presentato e motivato l'odierna giornata di sciopero.