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Cronaca

Sciopero dei rider in serata: "Astensione riuscita, ora no all'accordo con il 20 per cento in meno sullo stipendo"

Anche a Bologna lo sciopero indetto da Riders Union e Adl Cobas ha interessato la piattaforma Mymenu. Sullo sfondo il braccio di ferro per l'accordo di applicazione nazionale, mal digerito dalle sigle di base per via di alcuni aspetti peggiorativi

"Servizio bloccato, sia a Padova che a Bologna!". Esultano i rappresentanti di Riders Union Bologna, al termine di uno sciopero chiamato sotto le Torri last-minute. Per tutto il turno serale la piattaforma avrebbe riscontrato disservizi nella fruizione delle consegne, disservizio cristallizzato da uno screenshot dagli stessi ciclofattorini che hanno incrociato le braccia nella sera tra sabato 12 e domenica 13 febbraio.

Il motivo dello sciopero è presto detto: "Da qualche settimana è in corso una trattativa per l'introduzione del modello contrattuale che prende spunto dell'accordo JustEat dello scorso anno -spiega Riders Union in una nota- e cioè assunzione dei rider come dipendenti con le tutele previste dal contratto, ma a patto" questo il nodo "di tagliare le retribuzioni del 15-20% rispetto ai minimi del CCNL (8.50/8.75€ invece che 10.15/10.85€), e altre deroghe al contratto nazionale (no maggiorazione lavoro domenicale, utilizzo mezzi del rider con rimborsi e bonus insufficienti, etc.)".

"Mai sotto il minimo salariale": sabato scatta sciopero dei rider

Duro anche il sindacato di base Adl Cobas: "Chiediamo la sospensione delle trattative sul contratto integrativo in quanto il tavolo non è rappresentativo dei lavoratori e delle lavoratrici e delle organizzazioni sindacali che li rappresentano. Vogliamo la riapertura del confronto a partire dalla piattaforma rivendicativa presentata da Adl Cobas e Riders Union Bologna e la piena applicazione del CCNL trasporto merci logistica".

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