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Cronaca

Sciopero scuola, lezioni a rischio il 30 maggio

Anticipato al 30 maggio il fermo precedentemente proclamato per il 1° giugno

Anticipato a lunedì 30 maggio 2022 lo sciopero nazionale del personale della scuola, annunciato per il 1° giugno, e proclamato da ANIEF - CISL FSUR - FLC CGIL - FLP SCUOLA - GILDA UNAMS - SISA - SNALS CONFSAL - UIL SCUOLA RUA. 

Tra le motivazioni del fermo "l’invasione di campo operata dal Governo su materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione. L’Esecutivo è infatti intervenuto su queste materie varando il Decreto Legge 36/22" fanno sapere alcune sigle promotrici. 

"L’Esecutivo - si legge nella nota -  facendosi scudo di una presunta e indimostrata indicazione dell’Unione Europea, è intervenuto in materia di salario e di carriera varando un Decreto Legge che introduce percorsi di formazione incentivata con valutazione finale. Si tratta di un’ipotesi elaborata fuori da ogni sede di confronto, divisiva della categoria e come tale del tutto inaccettabile.

È infatti la Contrattazione Collettiva Nazionale a dover regolare salario e carriera del personale docente, educativo e ATA: il Governo, su queste materie, ha la possibilità di intervenire attraverso i propri atti di indirizzo, ma lasciando alla contrattazione tra Sindacati e ARAN la determinazione dei contenuti del contratto. È in questo modo che si garantisce il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso le proprie rappresentanze, nella regolazione del proprio rapporto di lavoro: la scelta di intervenire per decreto, in aperta violazione delle disposizioni di legge, rappresenta  un’autentica invasione di campo e, come già avvenuto in altre occasioni, compromette tale possibilità, generando inevitabilmente tensioni e conflitti che si riflettono negativamente sull’andamento delle attività didattiche e in generale del servizio scolastico.

Peraltro il Decreto prevede che, a copertura delle misure di incentivazione della formazione, le risorse derivino dal taglio agli organici del personale (circa 10.000 cattedre), da una parte del bonus formazione docenti e dalle risorse finora dedicate all’autonomia scolastica".

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