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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Franklin Delano Roosevelt

Sindacati divisi pure dal Prefetto. UGL: “Frattura uguale meno forza sui posti di lavoro”

'Perché manifestare separatamente se si è d'accordo sui principi generali?' Nonostante gli annunci di mobilitazione, solo UGL sotto la Prefettura. Boschi: 'Priorità per noi alle pensioni'

Un’autentica processione sindacale quella che oggi pomeriggio ha impegnato il Prefetto di Bologna. Nonostante gli annunci di mobilitazione pomeridiana - all'interno dello sciopero generale  - da parte dei vari sindacati, in presidio sotto la Prefettura solo UGL.
CISL, poi UIL infine UGL, hanno tutti incontrato - ma separatamente - il Prefetto per depositare ciascuno le proprie istanze contro la manovra Monti.
BolognaToday a colloquio con Maurizio Boschi, Segretario Provinciale Meccanici UGL, e Pier Paolo Govoni, Segretario Confederale Provinciale UGL.

Quale sarà la vostra prima richiesta al Prefetto?
Ovviamente le pensioni e soprattutto i lavoratori che al momento risultato più penalizzati, cioè i nati nel 1952 che rischiano di andare in pensione cinque anni dopo i nati nel 1951. C’è chi si è organizzato la vita e si è accordato con l’azienda sperando nella pensione di anzianità, ma con le nuove disposizioni è tutto da rifare. Da una parte abbiamo le aziende che ci chiedono il pre-pensionamento o la mobilità per far fronte al calo di lavoro e dall’altra il governo che allunga il periodo lavorativo.
E per il lungo termine?
Una riforma seria e strutturale del lavoro, ma anche la differenziazione tra uomini e donne. Le donne sono sempre le più danneggiate per via dei figli. Chiediamo che si tenga conto anche del tipo di attività, se svolgono o meno un lavoro usurante.
Come mai solo UGL sotto la Prefettura?
Sentiti i segretari provinciali, abbiamo rispettato gli accordi scioperando 2 ore come Fim-Cisl e dandoci appuntamento in Piazza Roosvelt, ma come vede ci siamo solo noi. Solo i sindacati delle province di Bologna, Modena e Ferrara si sono presentati divisi e questo equivale a maggiori  tensioni e minor unione sui posti di lavoro quando, tra qualche settimana, si dovrà discutere di riforma del lavoro, come chiede la lettera della BCE. E’ incomprensibile, perché manifestare separatamente se si è d’accordo sui principi generali?
Che risposta vi siete dati?
I Segretari Generali si erano accordati, ma la CGIL  di Bologna ha raccolto le pressioni di Fiom che ha voluto dare un’impronta nazionale alla giornata protestando anche contro Fiat. Si vogliono caratterizzare come i più combattivi.
Scoramento anche tra i rappresentanti sindacali presenti.
Andiamo malissimo, pagano sempre i soliti. Dovevamo essere uniti, invece ci ritroviamo in pochi e divisi. Questa manovra arriva in un momento di grande disagio sociale e non si possono escludere atti di violenza.
Avete questa sensazione?
Io ho vissuto gli anni di piombo a Torino – ci dice un manifestante – e le assicuro che è stato terribile. Oggi ci sono enormi difficoltà, ma soprattutto  poche prospettive e talvolta alcune dichiarazioni possono alimentare le violenze.
A cosa si riferisce?
Al Segretario Fiom Maurizio Landini che  ha detto che di fronte a questa situazione bisogna stare attenti poiché nulla si può escludere.

 

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