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Cronaca

Sciopero taxi: ai posteggi non le auto bianche, ma le ragioni della protesta

Fermo per 12 ore e la richiesta di un confronto con l'Amministrazione. Ai principali posteggi i tassisti informeranno i cittadini

Il 28 febbraio a Bologna scioperano i taxi: "Sono troppe le questioni che riguardano la qualità e l'organizzazione del servizio di trasporto Taxi a Bologna sulle quali non riusciamo ad avere risposte operative che ci permettano di migliorare il nostro servizio alla città", scrivono in una nota i sindacati Ascom taxi Bologna, Confartigianto Taxi Bologna, Cna Fita Taxi Bologna, Uil trasporti Bologna, Unica Cgil Bologna, Uritaxi Bologna  che ribadiscono la necessità del fermo per "per dare visibilità" alle difficoltà della categoria e auspicano che l'Amministrazione apra aprire "un confronto costruttivo e serio". 

Il servizio si ferma dalle ore 8,00 alle ore 22 e ai posteggi " non troverete i soliti taxi ma dei colleghi che vi illustreranno le ragioni di protesta della categoria per un migliorare il servizio rivolto alla città". 

I motivi della protesta 

Tre le cause dello sciopero, i sindacati rivendicano: 
- l'impossibilità di poter prestare servizio in moltissime zone della città, dovendo caricare o scaricare utenti, spesso anziani o con difficoltà motorie, a centinaia di metri delle proprie abitazioni, per via di divieti discutibili.
- l'incertezza rispetto al come potremo continuare ad operare in tutte le zone coinvolte del progetto Tram, ad oggi non abbiamo notizie di che fine faranno le preferenziali, i posteggi e le possibilità di fornire servizi su quelle tratte.
 - la mancata risposta per la risoluzione di alcuni nodi di accesso alla viabilità dei grandi hub di traffico viaggiatori come: la Fiera, il Kiss&Ride e l'Aeroporto, la cui viabilità sarà penalizzata dal contestuale avvio dei cantieri di importanti infrastrutture;
- un ritardo inspiegabile nella riattivazione delle modalità di gestione del servizio previste Pre-Covid, per permettere alla categoria di poter affrontare al meglio la ripresa delle attività, che oggi ci vedono operare in modalità penalizzata per l'utenza;
- il mancato avvio delle procedure per poter recuperare l'aumento dei costi aziendali, a partire dall'aumento dei costi dei carburanti che sono a nostro carico esclusivo, senza nessun intervento pubblico di supporto.
 
 

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