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Cronaca

Vigili del Fuoco in sciopero: 'Siamo il corpo più bistrattato'

Chiedono l'adeguamento delle retribuzioni e delle pensioni, comparandole alle Forze di Polizia, rispetto ai quali percepiscono 300 euro in meno ogni mese

All'indomani della manifestazione della santa protettrice Santa Barbara, oggi i Vigili del Fuoco incrociano le braccia dalle 9 alle 13.  Lo sciopero è indetto dal sindacato Conapo che chiede l'adeguamento delle retribuzioni e delle pensioni, comparandole alle Forze di Polizia, rispetto ai quali “percepiscono 300 euro in meno ogni mese e sono penalizzati anche dal punto di vista previdenziale.

Quindi con lo sciopero nazionale i pompieri del Conapo chiamano in causa direttamente il premier Gentiloni e i ministri Padoan, Minniti e Madia, ma anche a tutti i politici. Conapo fa sapere che lo sciopero è nazionale ed interesserà tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, comprese le sedi aeroportuali e coinvolgerà tutto il personale dipendente, anche se saranno comunque garantiti tutti i servizi di soccorso pubblico alla popolazione, i servizi pubblici essenziali ed i servizi di trasporto aereo, come previsto dalle norme che regolamentano gli scioperi di settore.

"I Vigili del Fuoco di Bologna, insieme ai colleghi di tutta Italia, invieranno al governo il forte segnale del loro malessere: chiedono attenzione politica immediata nella legge di bilancio in discussione in questi giorni in 
parlamento con stanziamenti di risorse finanziarie specificatamente dedicate ai Vigili del Fuoco per equiparare il loro trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi dello Stato - si legge nell anota - ma anche più
attenzione al personale in divisa per quanto riguarda il contratto di lavoroe il riordino delle carriere perché per il Conapo “bisogna differenziare chi indossa una divisa e chi fa l’impiegato pubblico”.

"Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato  ‐ sottolineano i rappresentanti del primo sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco  ‐  e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell'assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiega Gabriele Pettorelli, segretario provinciale del Conapo di Bologna ‐ siamo il Corpo più bistrattato dallo Stato, nonostante mettiamo costantemente a disposizione, come e più degli altri corpi, la nostra vita per la sicurezza dei
cittadini”.

Alla base della protesta anche la cronica carenza di pompieri determinata dai tagli alle assunzioni. Per il Conapo: “mancano in Italia circa 3 mila vigili del fuoco dai 32 mila previsti. Il piano di assunzioni straordinarie inserito dal governo nella legge di bilancio ne recupera 1300 nei prossimi 5 anni, è una bella inversione di tendenza rispetto ai tagli del passato, ma ha la grave criticità di rimandare il grosso delle assunzioni troppo al futuro, infatti prevede solo 50 assunzioni aggiuntive al turnover per il 2018 in tutta Italia, troppo poche per pensare di far fronte adeguatamente alle nuove emergenze dovute ai cambiamenti climatici, ai ripetuti terremoti, alle alluvioni, ma anche agli incendi, specie dopo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato”.

“I politici – aggiunge il Segretario generale Conapo Antonio Brizzi - si ricordano di noi solo durante le emergenze per sfruttare la nostra popolarità ma ci dimenticano sistematicamente quando chiediamo di darci la stessa dignità retributiva e pensionistica degli altri corpi, siamo a fine legislatura, qualche piccola attenzione c’è stata, ma continuiamo ad essere trattati come un corpo di serie B e nella legge di bilancio non ci sono misure adeguate a risolvere questa situazione". 

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