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Scuole, Chiostri o Scandellara? "Ecco le proposte della direttrice che va in pensione"

"Ponzio Pilato dette una scelta al popolo", così l'Associazione "Genitori Scuola Chiostri" lamenta la scarsa partecipazione nella scelta su dove 'dirottare' i loro figli e scrive alla direzione scolastica

Dopo il crollo alle scuole Chiostri durante l'emergenza neve, i bambini sono stati trasferiti provvisoriamente alle Gualandi, dove la situazione - lamentavano alcuni genitori - non è comunque delle migliori. Ora la possibilità di sistemare gli alunni alle scuole Scandellare, ma l'assemblea dei genitori lamenta uno scarso coinvolgimento nella decisione e valutazione della situazione. Così si rivolge alla direzione scolastica:

"I genitori aderenti all'Associazione "Genitori Scuola Chiostri" vogliono presentare le loro rimostranze in relazione al comunicato n. 260 pervenutoci in data 15 marzo 2012. In particolare non è ben chiaro chi abbia "comunicato una favorevole disponibilità al rientro nel plesso". Sembrerebbe che tale disponibilità sia stata espressa dalla SV, perché nella riunione del 14 marzo il giudizio dei rappresentanti di classe era tutt'altro che concorde: alcuni erano apertamente favorevoli ancor prima di ascoltare nel dettaglio la proposta dei rappresentanti del Comune; altri si sono espressi in modo contrario; alcuni si riservavano di riferire ai genitori della propria  classe; almeno due non si volevano prendere nessuna responsabilità, ma chiedevano una Assemblea di Classe per decidere nel merito. Tutti i rappresentanti si sono espressi e si esprimono a titolo personale, non avendo avuto modo di confrontarsi adeguatamente con gli altri genitori, né tanto meno di esporre in maniera compiuta la proposta fatta dai rappresentanti del Comune. Sarebbe anzi utile alla discussione esplicitare classe per classe i singoli pronunciamenti e il numero di genitori coinvolti per avere un quadro complessivo della situazione.

D'altro canto anche i pareri esposti dai Docenti erano contrastanti. In un quadro così confuso non sembra ragionevole affrettare la decisione degli Organi Competenti paventando da parte sua una disponibilità che deve essere verificata alla prova dei fatti. Come i tecnici del Comune hanno preso tutto il tempo necessario per valutare serenamente un possibile rientro alle Chiostri, così i genitori dovrebbero avere la possibilità di incontrarsi per discutere e valutare con attenzione.

A tal fine l'Associazione "Genitori Scuola Chiostri" chiede di indire un'Assemblea con tutti i genitori delle scuola primaria Chiostri per martedì 20 marzo 2012 alle ore 17:30 presso l'aula magna delle Scuole Medie Besta, per discutere e approfondire tutte le possibili soluzioni in un incontro che sia realmente rappresentativo delle esigenze dei nostri figli. Argomento all'ordine del giorno: valutazione delle possibili soluzioni.

Bisogna notare come le due opzioni messe in campo dalle Autorità Competenti sono tutt'altro che razionali e rispondono a motivazioni di tipo politico piuttosto che tecnico. Entrambe le soluzioni appaiono economicamente onerose e poco funzionali: Scandellara è una struttura fatiscente che andrebbe adeguata dopo un lungo abbandono e ha una collocazione logistica infelice rispetto al bacino di utenza; il rientro alle Chiostri comporterebbe una dispendiosa messa in sicurezza e permangono le perplessità e i rischi nello svolgere le attività didattiche all'interno di un cantiere.

Anche la relazione dell'Ing. Andreon è una e-mail riepilogativa, che rimane oscura sui punti più significativi degli interventi di messa in sicurezza, sull'assenza di danni alle strutture portanti e sulla stabilità statica, sul tipo di interventi e sulla tempistica per il ripristino della scuola. Due soluzioni più razionali sarebbero: adeguare le attuali sistemazioni delle classi per renderle più confortevoli, senza affrettare processi decisionali; spostare le classi alle Giordani, una struttura raggiungibile e pienamente  efficiente, per la quale sembra mancare la volontà politica. Consapevoli della delicatezza della situazione, siamo fortemente motivati ad  estendere il più possibile il dibattito, coinvolgendo anche la parte  consistente di genitori che è rimasta esclusa per ragioni lavorative, sociali, culturali e linguistiche, pronti a discutere nel merito ogni azione ed intervento per prendere delle decisioni condivise nell'interessere dei nostri figli."

 

 

 

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