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Cronaca Zona Universitaria / Piazza Vittorio Puntoni

Nuova protesta alla mensa universitaria, lanci di uova e cariche della polizia

Forze dell'ordine schierate per arginare il corteo capitanato dal collettivo universitario autonomo che ha organizzato un 'pranzo solidale' contro il caro mensa e sfilato con cartelli per denunciare le cariche della polizia di ieri

 Il collettivo universitario autonomo (CUA), come annunciato, torna a protestare contro il "caro-pasti" all'Unibo. Così, dopo i violenti scontri di ieri con la polizia (GUARDA IL VIDEO), oggi è ancora tensione davanti alla mensa di  piazza Puntoni.

Le forze dell'ordine, in assetto anti sommossa, hanno atteso l'arrivo del corteo studentesco. Una nutrita schiera di manifestanti hanno sfilato su via Zamboni, diretti alla mensa universitaria, intorno alle ore 13. Muniti di striscioni e megafoni, sono tornati a scagliarsi contro 'la mensa più cara d'Italia', ma anche contro la polizia e le cariche durante la mobilitazione di ieri.

E i tafferugli non sono mancati neppure oggi. In questi minuti si affrontano i due schieramenti – attivisti del collettivo e forze dell'ordine. Da una parte sono partite uova, lanciate contro gli agenti, e anche cori provocatori. Le forze dell'ordine sono tornate a caricare. Brevi attimi di colluttazione si sono  registrati (GUARDA IL VIDEO). Ma la protesta di oggi si è conclusa più celermente. Dopo aver approntato un flash mob, ovvero un 'pranzo solidale' simbolico davanti alla mensa, gli attivisti del collettivo - intorno alle 14 - si sono ritirati. 

Secondo giorno di tensioni in Piazza Puntoni

"Elior anche oggi conti in rosso. La polizia aggredisce di nuovo gli studenti che ancora non si sono fatti intimidire. Ecco come vengono spesi i soldi pubblici. Invece di garantire servizi e welfare studentesco l'Unibo militarizza la mensa!", così lo sfogo del Cua.

L'Università dal canto suo si è espressa poco sulla vicenda. La Prorettrice agli Studenti Elena Trombini, ieri si è detta "particolarmente dispiaciuta di quanto è accaduto" perchè "fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo dialogato con studenti e istituzioni coinvolte sul tema dei servizi tra cui il servizio della mensa, gestito dall’ente regionale per il diritto allo studio (ErGo)". La prof parlava di dialogo interrotto. Quel "dialogo - aggiunge Trombini -  con tutti gli studenti che lo hanno richiesto, portato avanti nel rispetto delle regole civili e democratiche". Ma che "i tristi episodi" di ieri hanno interrotto.

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