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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Zona Universitaria / Piazza Giuseppe Verdi

Scontri in Piazza Verdi, 15 divieti di dimora per esponenti Cua, Tpo e Rdb

Lo scorso maggio in due occasioni si verificarono tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine. In tutto gli indagati per quegli scontri sono 43. I reati vanno da resistenza, a danneggiamento, a lesione

Arrivano 15 divieti di dimora a Bologna per il ''maggio caldo'' del 2013 in piazza Verdi, quando in due occasioni si verificarono scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

Il provvedimento, emesso dal gip Bruno Perla su richiesta del pm Antonello Gustapane, ha raggiunto in tutto 12 persone: tre esponenti del Cua, infatti, hanno accumulato un doppio divieto, in quanto presenti sia il 23 che il 27 maggio.

Nel dettaglio, 6 divieti di dimora sono riferiti ai fatti del 23 maggio e 9 a quelli del 27 maggio. Delle 12 persone, otto sono esponenti Cua, tre delle Rdb e uno del Tpo. In tutto gli indagati per quegli scontri sono 43. I reati vanno da resistenza, a danneggiamento, a lesione.

Assemblea studenti in Piazza Verdi: Forze dell'ordine in assetto antisommossa

GLI SCONTRI DEL 27 MAGGIO. Volarono bottiglie e manganellate. All'ennesimo tentativo di sfondamento da parte del gruppo di manifestanti, circa 150, polizia e carabinieri in inferiorità numerica, prima avrebbero reagito con scudi e qualche manganellata, poi sarebbero arretrati lentamente, mettendosi a semicerchio, attraversando la piazza invasa a quel punto dal corteo che è avanzato continuando a lanciare oggetti. Le forze dell'ordine hanno raggiunto Largo Respighi schierandosi vicini ai blindati e fuori dalla piazza. Dai manifestanti partì l'esultanza "Piazza Verdi libera".

IL PRIMO "MATCH" 23 MAGGIO. I primi tafferugli scoppiarono il 23 maggio. Anche in quest'occasione volarono oggetti. "Le forze dell'ordine - commentò il Questore Stingone - hanno dimostrato equilibrio e fatto appello al buon senso, senza reagire a un fitto lancio di bottiglie". "Anche piccole illegalità non possono essere tollerate, perché diventano poi legalità maggiori". Spiegò così il Questore la necessità dell'intervento - sottolineando che si trattò di "un intervento preventivo" di fronte alla possibilità che in piazza Verdi si suonasse musica amplificata e si svolgesse la preannunciata notte bianca.

(Agenzia Dire)

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