Scontri alla biblioteca del 36, pressing al rettore Ubertini: 'Si è tentato di evitare?'
Si intensifica il pressing parlamentare di Si-Sel contro il vertice dell'Alma mater: due giorni fa è stata depositata l'interrogazione di Giovanni Paglia, Nicola Fratoianni e altri due deputate
Dalla richiesta di chiarire su quali presupposti il rettore Francesco Ubertini abbia potuto chiedere l'intervento dei poliziotti nella biblioteca occupata di via Zamboni 36, a quella di una sorta di 'censura' o 'sconfessione' per la scelta fatta dal massimo rappresentante dell'Università di Bologna.
Ovvero, la richiesta di riconoscere formalmente che "il rettore avrebbe dovuto manifestare una maggiore disponibilita' al confronto con gli studenti" e non chiamare le Forze dell'ordine. Si intensifica così il pressing parlamentare di Si-Sel contro il vertice dell'Alma mater: due giorni fa e' stata depositata l'interrogazione di Giovanni Paglia, Nicola Fratoianni e altri due deputate e ora, il partito rincara al Senato. Nonostante il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli abbia già condannato l'uso della violenza come metodo per 'difendere' il diritto allo studio, i senatori di Si-Sel Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino chiedono appunto a lei e al titolare del Viminale Marco Minniti se il rettore "avrebbe dovuto manifestare una maggiore disponibilita' al confronto con gli studenti".
Per i due parlamentari, infatti, "far sgomberare una biblioteca dalla Polizia in assetto antisommossa è una scena che rivela un approccio intollerabile in chi gestisce la piu' antica Universita' d'Italia, non certo un'Università qualsiasi" e "episodi di repressione siffatti producono un danno enorme anche all'immagine delle Forze dell'ordine".
Campanella e Bocchino vogliono anche sapere "da chi sia stato impartito l'ordine di caricare il gruppo di studenti manifestanti e quali siano le ragioni a fondamento della decisione". E se saltasse fuori che non si tentò "quanto possibile per evitare l'intervento delle Forze dell'ordine", i due senatori chiedono di sapere che decisioni conseguenti prenderanno i due ministri da cui si aspettano di sapere anche le "misure per evitare che altri episodi gravissimi possano ripetersi". (DIRE)