Autovelox, parte 'Scout speed': via a controlli della velocità dinamici
L'effetto deterrente è massimo: il sistema è montato su di una normale auto della Municipale, pertanto ogni volta che in strada si incontra una pattuglia può essere quella con l'autovelox a bordo. Ecco come funziona il nuovo 'nemico' degli automobilisti dal piede 'pesante'
Nuovo 'nemico' per gli automobilisti indisciplinati e deterrente per i piedi troppo 'pesanti' sull'acceleratore è "Scout Speed", il dispositivo per il rilevamento della velocità istantanea dei veicoli, in uso ora della Polizia Municipale di Bologna.
Il 'marchingegno' permette di rilevare la velocità dei veicoli sia con pattuglia in movimento che in stazionamento, documentando le eventuali infrazioni con immagini ad alta risoluzione corredate di tutte le informazioni necessarie alla contestazione della violazione, cosa che, in base alla regolamentazione vigente, non è obbligatorio sia immediata. Il sistema è omologato dal Ministero dei Trasporti.
"Il controllo dinamico della velocità - spiega una nota comunale - permette di estendere il presidio della Polizia Municipale sul territorio passando dal sistema di controllo puntuale - postazione di controllo - alla ricognizione continua della velocità. Con questo metodo si aumenta la presenza e la capacità di controllo della Polizia Municipale a vantaggio di una maggiore deterrenza verso i comportamenti di guida pericolosa. I benefici sono dunque rivolti a tutta la cittadinanza, comprese le fasce più deboli che possono muoversi con maggiore serenità e tranquillità".
L'effetto deterrente è massimo, in quanto il sistema è montato su di una normale auto della Polizia Municipale e pertanto, ogni volta che in strada si incontra una pattuglia può essere quella con l'autovelox a bordo. Il sistema viene gestito sotto il diretto controllo degli operatori di Polizia Municipale, i quali hanno anche sostenuto un’adeguata formazione all’uso dello strumento. L’antenna radar e la videocamera sono associate a garanzia del puntamento del medesimo bersaglio e di un rilevamento della velocità preciso e puntuale. Lo Scout Speed opera con illuminatori IR e con un filtro sulla telecamera che blocca le frequenze luminose diverse dalla luce infrarossa. Tramite questa soluzione, i vetri dell’abitacolo del veicolo controllato risultano oscurati, a tutela della privacy degli occupanti.
Può essere utilizzato sia in movimento che in modalità stazionaria, misurando la velocità dei veicoli bersaglio sia in allontanamento che in avvicinamento.
Sono dunque possibili quattro modalità: pattuglia in stazionamento e target in allontanamento, pattuglia in stazionamento e target in avvicinamento, pattuglia in movimento e target in allontanamento e pattuglia in movimento e target in avvicinamento. Lo Scout Speed supporta
inoltre gli operatori di Polizia Municipale anche nelle interrogazioni delle banche dati remote, come quelle dei veicoli rubati o dei veicoli non assicurati, o può essere alimentato con banche dati locali, come quelle dei veicoli sequestrati o dei veicoli segnalati.
"Bologna è la prima grande città a dotarsi dell'autovelox mobile - ha detto orgoglioso l'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo - sappiamo che presto ci seguiranno altre importanti realtà italiane. Ci confermiamo ancora una volta in prima linea nell'uso delle nuove tecnologie, che grazie all'efficacia deterrente non servono a fare cassa, ma a migliorare per davvero la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. I dati infatti parlano chiaro, le multe dei sistemi di telecontrollo sono in calo, mentre parallelamente i benefici per la città aumentano: negli incroci sorvegliati da Stars gli incidenti si sono dimezzati, i morti azzerati e i feriti diminuiti del 60%; lungo gli itinerari del trasporto pubblico controllati da Scout sosta la velocità degli autobus è aumentata fino al 15%; con Sirio il traffico nella ZTL del centro storico è diminuito del 35% e con Rita i transiti abusivi sulle corsie preferenziali sono crollati del 70%".
Con questo nuovo strumento dunque l'obiettivo del Comune è quello di "ridurre la velocità dei veicoli e diminuire di conseguenza il numero di incidenti con
morti e feriti determinati da tale fattore: a Bologna, infatti, la violazione dei limiti di velocità è la terza causa in assoluto dell'incidentalità, dopo la guida distratta e la mancata precedenza, in base ai dati Istat del periodo 2009-2012".
Si partirà la prossima settimana dal controllo delle strade in cui, in base alle statistiche, c'è il più alto tasso di incidentalità per eccesso di velocità: i viali di circonvallazione, via Stalingrado, l'asse Murri-Toscana e l'asse Saffi-Emilia Ponente-M. E. Lepido.