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Tumori e prevenzione

Screening e prevenzione tumori: si accelera con autoprelievi e tamponi casalinghi

INTERVISTA La direttrice del Distretto Pianura Est Ausl Bologna e responsabile del programma degli screening spiega come sta andando e chi può accedere agli screening: "Non è vero che il tumore al colon retto è maschile. Per le donne è il secondo"

Screening e prevenzione, Bologna corre nonostante i rallentamenti degli ultimi due anni dovuti al covid: cosa è stato fatto per recuperare e a che punto siamo? Lo spiega Francesca Mezzetti, direttrice del Distretto Pianura Est Ausl Bologna e responsabile del programma screening: "Le prestazioni non erogate nel 2020 sono state calendarizzate a partire dal maggio dello stesso anno, con sedute aggiuntive per quanto riguarda mammella e colon retto, mentre una speciale convenzione con le farmacie è stata pensata e sperimentata per modificare e semplificare il percorso di autoprelievo per il tumore alla cervice uterina, ma anche per l'HPV". 

Facciamo una panoramica sulla situazione a Bologna? Il covid ha fermato la prevenzione?

"Le prestazioni che non sono state erogate nel periodo del lockdown e nei mesi del 2020 nei quali il virus ha picchiato più duramente sono stati recuperati già a partire da quella stessa primavera attraverso sedute aggiuntive per le mammografie, un sistema di prenotazione più pratico per la cervice uterina e la possibilità (grazie alla convenzione con le farmacie) di eseguire un autoprelievo per il colon retto grazie a degli speciali kit". 

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Partiamo da quest'ultimo: come funziona e chi riguarda lo screening per i tumori colon retto? 

"Intanto sfatiamo la credenza chei tumori del colon retto riguardino gli uomini visto che si tratta del secondo tumore che colpisce le donne. Detto questo, funziona in una maniera molto semplice: chi ha ricevuto l'invito a fare lo screening può semplificare il percorso ritirando nelle farmacie che fanno parte della convenzione uno speciale kit di prelievo da eseguire a casa. Il campione va poi consegnato alla stessa farmacia che lo fa arrivare all'anatomia patologica, dove avviene l'esame. Si tratta di un progetto sperimentale partito a novembre che ha dato risultati molto positivi". 

E' possibile fare l'autotampone anche per l'HPV e per la cervice? 

"Sì. Si tratta di un tampone molto simile a quelli che abbiamo conosciuto per il covid. Le donne possono scegliere se farlo in consultorio oppure a casa: la prima sperimentazione è andata bene e sono state intercettate le donne che non avevano ancora aderito allo screening per capire se fosse così possibile riportarle sul percorso di prevenzione. Ed è andata bene: abbiamo già avuto l'adesione del 12%, ma ne stanno ancora consegnando altri, tutti provenienti da un gruppo di popolazione che non era mai venuta. La Regione ci ha inserito in un progetto di ricerca nazionale e continueremo per i prossimi due anni anche per altre categorie di pazienti".  

Il tampone dà un esito? Farlo è semplice? E il margine di errore?

"Assolutamente no. In questo senso non è come quello del covid, ma il processo è esattamente come quello che si fa prelevando il campione in consultorio: esso viene portato a Ferrara (all'anatomia patologica) e viene esaminato. Farlo è facile e non si sbaglia: al massimo (ma è accaduto solo in 6/7 casi) può accadere che non ci sia materiale sufficiente e che quidi vada ripetuto. La sua afficacia è già stata dimostrata in letteratura".

Tornando alla risposta della cittadinanza: quale lo screening che ha subito maggiormente gli effetti della pandemia? 

"Quello che ha subito un impatto maggiore è stato quello della cervice uterina per delle ragioni molto semplici: la modalità era quella del libero accesso (per via delle variazioni dovute alle tempistiche del ciclo): ci si poteva presentare nei giorni di apertura senza appuntamento. Questa modalità però era incompatibile con le regole anti covid e il libero accesso è stato abolito a favore dell'adesione per appuntamento, che ha determinato quindi un maggiore distanziamento delle prenotazioni e dei ritardi". 

Quali sono i numeri? 

"I numeri dei test al 31 dicembre del 2021 ha contato il 99,3% di persone raggiunte dall'invito per lo screening per il tumore del colon retto; 98,2% per la mammella e il 92,8% per la cervice. Calcoliamo però che l'autoprelievo è partito a novembre e quindi in seguito c'è stata una crescita. Se parliamo di adesione invece abbiamo un dato del 57,2% per il colone retto (il dato regionale è del 50,6%); per la mammella siamo al 65,2% (dato regionale 69%) e per la cervice (la nota dolente, ma va considerato anche l'impatto del privato) siamo a un 51,1% (in regione 63%).  

Chi riceve l'invito per lo screening e cosa si può fare se pur rientrando nelle fasce che ne hanno diritto non si riceve nulla a mezzo postale? 

"Se si rientra nelle categorie di chi ha accesso agli screening ma non è arrivato l'invito da Ausl è possibile chiamare un numero verde (800-314858) per verificare scadenza e fascia di età. Sul sito è spiegato tutto per bene, ma ricordo che per la mammella le fasce coinvolte sono 45-49 anni controllo annuale e biennale invece per i 50-74 anni. Per lo screening alla cervice l'invito per il pap test arriva alle donne fra i 25 e i 49 ogni 3 anni e l'invito per l'HPV test fra i 30 e i 64 anni ogni 5 anni. Ricordo, per quanto riguarda il Papilloma che se il virus non c'è il tumore non si sviluppa: ecco perché é importante il vaccino. Per quanto riguarda il colon-retto, l'invito per verificare se c'è del sangue occulto nelle feci arriva a uomini e donne fra i 50 e i 69 anni ogni 2 anni". 

Esiste anche una modalità smart per le prenotazioni, come si fa? 

"Sì, esiste una modalità molto semplice e rapida per prenotare e spostare gli appuntamenti da casa semplicemente avendo alla mano il proprio codice fiscale e il  numero dell'invito per lo screening ricevuto da Ausl: si fa tutto dal sito internet e garantisce massima autonomia senza l'obbligo di adeguarsi agli orari dei cup e dei servizi telefonici. Per intenderci, in questa maniera è possibile prenotare fuori dagli orari di ufficio, il sabato, la sera...". 

Come si prenota un appuntamento: ecco la guida passo passo

1. Andare sul sito di AUSL nella sezione dedicata: https://screening.ausl.bologna.it

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2. Inserire il proprio codice fiscale e il codice invito, che nella lettera si trova in alto a destra insieme a un codice a barre

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3. In questa fase è possibile prenotare la sede e la data 

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4. Nel menù a tendina: si seleziona la sede dello screening e la data scelta 

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