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Cronaca

Scuola d'infanzia: "Offerta scandalosa, non si arriva a coprire il 18% della domanda"

Un insulto alla verità - per Cgil - parlare di un'offerta 'adeguata' come detto dal Governo: da noi molto peggio che nel resto della Regione e della Nazione, dove si soddisfano il 40% delle richieste

Naviga in cattive acque la scuola d'infanzia statale a Bologna, dove attualmente non si arriva a coprire il "18% della richiesta" . E' l'attacco di Danilo Gruppi, segretario Cgil Bologna, riferendosi alla risposta fornita in Senato dal Sottosegretario Toccafondi alle interrogazioni proposte da Pd e M5S, che parlerebbe invece di 'un'offerta adeguata".

Per Gruppi invece, "l'iniziativa della città nei confronti del Governo centrale, auspicabilmente la più forte ed unitaria possibile, va incentrata sulla richiesta di aumentare l'offerta di scuola dell'infanzia statale in quanto, appunto, scandalosamente inadeguata". Questa l'unica via d'uscita che Cgil vede al problema del fenomeno delle liste d'attesa, lunghe, sempre più lunghe.

Insoddisfazione anche in casa Pd. La senatrice di centrosinistra Francesca Puglisi ha infatti sottolineato come "in qualità di capogruppo Pd alla VII commissione del Senato (Istruzione pubblica, ricerca scientifica, beni culturali, spettacolo e sport), ho dichiarato la mia insoddisfazione alla risposta ricevuta dal Governo all'interrogazione parlamentare che avevo depositato, assieme ai colleghi bolognesi del Senato, per chiedere più sezioni di scuola dell'infanzia statale". A Bologna, spiega, "lo Stato non arriva a coprire il 18% di offerta di posti", quando la media regionale e nazionale supera il 40%. E' uno "squilibrio che va sanato". Spiega, ancora: "Non capisco perché un comune virtuoso come quello di Bologna debba vedere penalizzato il proprio impegno a favore della scuola dell'infanzia", subendo ugualmente "tagli al proprio bilancio rispetto a comuni in cui l'offerta statale arriva addirittura all'80%". Per la senatrice è "arrivato il momento di prevedere livelli essenziali per la fascia '0-6', inquanto il diritto all'educazione e all'istruzione sia garantito a tutti", e perché "non ci devono essere comuni privilegiati rispetto ad altri".

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