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Cronaca

Scuola, ancora mobilitazioni davanti ai licei: "Chi ci amministra preferisce decidere a discapito di ragazze e ragazzi"

Dalle 8.15, di nuovo davanti ai licei Galvani, Minghetti, Copernico, Fermi e Laura Bassi

Saranno ancora davanti ai licei bolognesi mercoledì 13 gennaio gli attivisti di "Priorità alla scuola - PAS". Dalle 8.15, si terranno presidi davanti ai licei Galvani, Minghetti, Copernico, Fermi e Laura Bassi, dove avevano manifestato giovedì 8 gennaio. 

"Nonostante il decreto legge del 5 gennaio richiedesse di garantire almeno al 50 per cento della popolazione studentesca di ogni scuola superiore l’attività didattica in presenza (art. 4), anche in zona arancione – si legge nella nota - la Giunta della Regione Emilia Romagna ha deliberato il prolungamento della chiusura delle scuole superiori fino al 25 gennaio. È ormai evidente quello che purtroppo molti di noi avevano intuito da tempo: a dispetto delle ripetute dichiarazioni del presidente Bonaccini e dell’Assessora all’Istruzione Salomoni, la Regione Emilia Romagna non può o peggio non vuole riaprire le superiori".

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Per il collettivo "chi ci amministra preferisce, come al solito, decidere a discapito di ragazze e ragazzi, ignorando le conseguenze del protrarsi della didattica a distanza al 100%: aumento della dispersione scolastica e delle disuguaglianze sociali, incremento esponenziale del disagio psicologico e psichiatrico degli adolescenti, danni cognitivi che rischiano di diventare irreparabili". 

Rifacendosi all'esperienza della Regione Toscana, gli attivisti ritengono che "anche a fronte di un innalzamento della curva epidemiologica, la Dad al 100% alle superiori non è l’unica soluzione possibile. La Regione Toscana ha infatti mantenuto l’impegno a riaprire in presenza al 50% – grazie anche alle insistenze di Priorità alla Scuola – dopo aver messo in atto misure semplici e alla portata di tutti: potenziamento del trasporti, controlli davanti alle scuole per evitare assembramenti, screening sistematico e periodico della popolazione scolastica".

"Non vogliamo credere che i nostri amministratori non siano stati in grado di prevedere l’aumento dei contagi nel mese di gennaio - tuonano - o che non siano capaci di predisporre misure analoghe a quelle della regione Toscana. Possiamo solo dedurre che non abbiano voluto farlo, poiché la Dad al 100% è più comoda, più economica e più conveniente. "Priorità alla scuola" non intende accettare in silenzio il sacrificio del secondo anno scolastico - concludono - nè che la proroga della chiusura si trasformi in atto scontato. Non siamo disposti a tollerare neanche un un solo giorno in più di DAd al 100% - e avvertono - la nostra battaglia continua". 

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