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Cronaca

'Non c'è posto per i bambini in prima elementare': l'Assessore alla Scuola smentisce

Per la prima volta nella storia scolastica bolognese, e stando ai calcoli CGIL, non ci sarebbe posto nelle scuole primarie per 165 bambini. Un allarme che si è diffuso in questi giorni, ma che trova la smentita dell'assessore Pillati

Per la prima volta nella storia scolastica bolognese, e stando ai calcoli della CGIL, non ci sarebbe posto nelle scuole primarie per 165 bambini, anche se una minima percentuale entrerà nelle paritarie.

L'allarme che si è diffuso in questi giorni e che preoccupa le famiglie riguarderebbe l’istituto comprensivo 21, quartiere Savena, con una trentina di bambini, e il quartiere Saragozza, dove sarebbero circa 80, ma sarà tuttavia necessario attendere la chiusura delle iscrizioni, il 28 febbraio.

"E' bene sottolineare in premessa che, in realtà, il numero di bambini che il prossimo anno anno scolastico si iscriveranno a Bologna per la prima volta alla scuola primaria è, anche se di poco, inferiore a quello dello scorso anno" chiarisce a Bologna Today l'assessore alla Scuola Marilena Pillati "all'aumento di nascite nel 2008 si sono affiancati flussi in entrata e in uscita che hanno prodotto tale risultato. La situazione però non è uniforme in tutti i territori" in particolare "nel quartiere Saragozza, dove si prevedeva il maggiore incremento, già in fase di programmazione sono state individuate con le istituzioni scolastiche interessate le possibili soluzioni. E' necessario anche ricordare che le scelte dei genitori non sono sempre del tutto prevedibili. Per questo, è solo a seguito delle iscrizioni che si potrà definire quali delle soluzioni ipotizzate sarà utile implementare. Nel quartiere Savena non vi è, invece, un aumento, bensì una diminuzione di bambini rispetto allo scorso anno".

LA SMENTITA DELL'ASSESSORE. In una nota aggiunge "non  è  affatto  vero che quest'anno a Bologna si è registrato un boom del numero  di  bambini  che  si  iscriveranno  per  la prima volta alla scuola primaria" - il problema sarebbe un altro - "si  sta  verificando  è  una  differente  dinamica demografica  e,  dunque, una diversa distribuzione della domanda potenziale rispetto al passato nei diversi territori. Mentre  in  alcune zone della città, come ad esempio nei quartieri Savena e San  Vitale,  si  registra  un  calo  del numero dei bambini che entrerà il prossimo  anno  alla  scuola  primaria, a Saragozza questo dato registra un aumento significativo".

A.S. 2015. "Le previsioni mostrano per il  quartiere Saragozza  la riduzione di tale numero sui livelli più bassi degli anni passati. Il  dato  sulle  iscrizioni potenziali di Saragozza era noto e, per questo, già  in  fase  di programmazione dell’offerta sono state individuate con le Istituzioni  scolastiche  interessate  possibili  soluzioni  che  prevedono l’apertura  di  nuove  classi negli edifici scolastici del quartiere che lo consentono". 

LE SCELTE DEI GENITORI. "Questi  sono  dati  di previsione  che  le scelte dei genitori dovranno poi confermare. Per questa
ragione,  è  solo  a  seguito delle iscrizioni che si stabilirà quali delle soluzioni  ipotizzate  sarà  utile  implementare. Su questo ultimo aspetto, desidero  richiamare  quanto  è  stato  comunicato  dall’Ufficio scolastico provinciale,  ossia  la condivisione di attivare un tavolo di coordinamento tra scuole, Comune e Ufficio scolastico provinciale per verificare la reale situazione dopo le iscrizioni".

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