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Cronaca Reno / Via Speranza

Scuole Seragnoli, caso di Tbc alla materna: oggi i risultati dei test

Un caso di tubercolosi alla scuola d'infanzia di via Speranza ha scosso i genitori dei piccoli. Questo pomeriggio verranno comunicati i risultati dei test. "Nessun allarme" dicono dal Quartiere

Nella scuola per l’infanzia Seragnoli di via Speranza è stato registrato un caso di tubercolosi: uno dei cento bambini che la frequenta è risultato positivo, mentre tutti i genitori sono stati già rassicurati da AUSL e istituzioni. Dai primi rilievi pare che tutti i test di Mantoux effettuati sui piccoli siano negativi, ma, come spiegano da AUSL: “Maggiori dettagli verranno divulgati nella giornata di oggi”. Anche il presidente del Quartiere Reno Vincenzo Naldi ha rassicurato le famiglie spiegando che non c’è nessun allarme e che la situazione è assolutamente sotto controllo: “Non si tratta della prima vicenda di questo genere dice ai cronisti del Carlino - Esiste un protocollo collaudato e le famiglie non devono preoccuparsi. Se qualche genitore che non è stato convocato per gli accertamenti ha dei dubbi può contattare il proprio pediatra”.

LA TUBERCOLOSI. In tempo veniva chiamato il “mal sottile”. La tubercolosi o tisi, più comunemente Tbc, è una malattia infettiva causata da micobatteri. La sua causa principale è un batterio aerobico, il Mycobacterium tuberculosis, o bacillo di Koch, individuato per la prima volta nel 1882 da un medico tedesco, Robert Koch appunto. Colpisce comunemente i polmoni, ma può interessare anche l’intestino, il sistema nervoso centrale, il sistema linfatico, l’apparato circolatorio, l’apparato gastro-urinario, le ossa, le articolazioni, la pelle. Non tutte le persone affette da Tbc sviluppano la malattia completa, ma comunque, se non adeguatamente curata diventa piuttosto grave.

LA CONTRAZIONE DELLA TBC. La TBC viene contratta più facilmente da soggetti il cui sistema immunitario è già compromesso da sostanze immunosoppressori, e i bambini sono maggiormente soggetti a svilupparla. L’infezione tubercolare inizia quando i micobatteri raggiungono gli alveoli polmonari (tubercolosi polmonare); da qui, attraverso il flusso sanguigno, si dirige verso gli altri tessuti e organi.

SINTOMI. I sintomi della malattia dipendono dall’organo che ne è stato colpito. In caso di tubercolosi polmonare, che è la forma più diffusa sono: febbre, brividi, sudorazione notturna, perdita di appetito, perdita di peso, pallore, tendenza all’affaticamento, dolori al torace, emottisi e tosse persistente.

TRASMISSIONE DELLA TBC. La trasmissione del batterio può avvenire solamente da persone affette da tubercolosi attiva e non dai soggetti affetti da infezione tubercolare latente, e la possibilità di infezione dipende, tra l’altro, dalla virulenza del ceppo ed anche dalla durata e dal tipo di esposizione al batterio. Si ritiene che per essere contagiati ci si debba trovare insieme a chi ne è affetto in un luogo chiuso, con scarsa ventilazione, per qualche ora.

IL TEST. Per capire se ci sono altri casi positivi alla Tbc, si procede effettuando il test di Mantoux o TST (Tubercoline Skin Test) su quei bambini dell’Istituto che sono entrati in contatto con il bimbo infetto. Si effettua attraverso un’iniezione intradermica nell’avambraccio di 5 unità di tubercolina (PPD). Dopo 48-72 ore il medico effettua la lettura del test: viene valutato il diametro in millimetri della parte indurita. Un test che presenta un arrossamento nella zona dell’inoculo, ma nessun indurimento, va considerato negativo. Il test può essere negativo o positivo: se positivo generalmente significa che il soggetto è stato infettato dal batterio, ma nonostante il largo uso del test di Mantoux, va rilevato che un test positivo, non necessariamente significa che si è stati infettati, cosi come un test risultato negativo non indica necessariamente la non infezione.
 

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