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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus tra i banchi, 14 nuovi positivi: 13 istituti coinvolti, intera scuola in quarantena in un caso

Dal bollettino dell'Ausl sulla situazione contagi e gestione dei protocolli nelle scuole di Bologna e provincia, alle riflessioni di chi gravita intorno al mondo dell'istruzione. Si tirano le prime somme e si guarda a come procedere

Record tamponi oggi in Emilia Romagna, per un totale di 671 nuovi casi positivi al coronavirus, 172 dei quali registrati nella sola città metropolitana di Bologna . Il contagio viaggia. E anche nelle scuole, come prevedibile, continuano a spuntare nuove positività  Sono 14 quelle rilevate in 13 istituti scolastici nel bolognese nelle ultime giornate.

Il punto lo fa l'Ausl spiegando che "ieri, 20 ottobre, sono stati notificati al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Bologna 14 casi di positività a Sars-CoV-2 riconducibili a 9 studenti e 5 docenti frequentanti 13 diversi istituti scolastici a Bologna, Calderara di Reno, Calderino, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena". 

Il Dipartimento di Sanità Pubblica, in collaborazione con i Dirigenti scolastici ed i referenti Covid dei 13 istituti scolastici coinvolti, si è attivato per la presa in carico dei soggetti positivi e dei rispettivi contatti stretti (compagni di classe e personale docente).

Coronavirus, Emilia-Romagna 21 ottobre: +671 casi, sempre Bologna in testa 

Gli istituti interessati

Un caso, sintomatico,tra i docenti della Scuola dell’Infanzia Testi Rasponi a Bologna (ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre) ha portato l’intero istituto in quarantena. Così si è deciso in via precauzionale di restare in stand by fino all’esito dei tamponi. Restano a casa 88 bambini, oltre al personale scolastico. 

Gli altri nuovi casi registrati riguardano:

•  Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo Fermi a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 17 ottobre
•    Un caso, asintomatico, frequenta il Liceo Laura Bassi a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 8 ottobre
•    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore “Belluzzi Fioravanti” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 13 ottobre
•    Un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Primaria “Carducci” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre
•    Un caso, asintomatico, è docente presso la Scuola Primaria Gandino Guidi a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre
•    Un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Primaria Padre Marella a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre
•    Un caso, sintomatico, è docente presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “Risorgimento” a Calderara di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre
•    Un caso, sintomatico, è docente presso la scuola Secondaria di Primo Grado a Calderino -Monte San Pietro, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 19 ottobre
•    Due casi, in classi diverse, frequentano il Liceo Leonardo Da Vinci a Casalecchio di Reno. Uno studente è asintomatico, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 14 ottobre. Il secondo caso è un docente, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 9 ottobre
•    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore “Majorana” a San lazzaro di Savena, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 15 ottobre
•    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Rodari” a San Lazzaro di Savena, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre
•    Un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Jussi” a San Lazzaro di Savena, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 13 ottobre

  

Proliferazione contagi in città: "Non sono le scuole il problema"

Dati alla mano, la situazione contagi nel mondo scuola non preoccupa particolarmente, almeno l'amministrazione. "Non sono le scuole il problema e la prova è che tutti i tamponi fatti su insegnanti e alunni sono negativi. E' evidente che i luoghi di contagio sono altri e dobbiamo provarle tutte prima di pensare di chiuderle nuovamente". Così, infatti, il commento dell'assessora alla scuola Susanna Zaccaria, tirando le somme sulle misure adottate a un mese dalla ripartenza, delle quali si dice soddisfatta. Dubbi a palazzo D'Accursio non sembrano esserci, le scuole devono restare aperte. Con buona pace di molti genitori. Sono in diversi infatti a pensare - come espresso ai microfoni di BolognaToday - che il problema della proliferazione del contagio sia da ricercare in altri ambiti, e non tra i banchi. Mezzi pubblici in primis, perchè troppo carichi e quindi non agevolano il rispetto del distanziamento.

Una problematica - quella del trasporto pubblico - che la Regione proverà a risolvere con l'introduzione di nuovi autobus. Saranno forniti dalle ditte private 120 bus in più che l'Emilia-Romagna ha stabilito di mettere in strada per alleggerire il trasporto pubblico locale, soprattutto quello scolastico, nelle aree più critiche a livello territoriale. La decisione è stata assunta lunedì scorso dal tavolo regionale sul Tpl. 

Altra via per evitare calche davanti gli istituti scolastici e alleggerire i trasporti, oltre alla didattica a distanza  è  quella che arriva dal nuovo Dpcm. Il decreto 18 ottobre 2020 infatti suggerisce la strada della diversificazione degli orari di ingresso, aprendo alla possibilità di organizzare le lezioni anche al pomeriggio per le scuole superiori. Ipotesi però che non sembra trovare larga adesione sul territorio, come sottolineato nei giorni scorsi dall'associazione dei dirigenti scolastici. 

Dal bollettino dell'Ausl sulla situazione contagi e gestione dei protocolli nelle scuole di Bologna e provincia, alle riflessioni di chi gravita intorno al mondo dell'istruzione. Tra riflessioni e proposte

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