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'Paura di sbagliare? Minacce? Teme per la sua famiglia?': gli studenti delle Medie scrivono ai Magistrati

Oggi gli studenti delle Guinizelli incontreranno il Magistrato Grandinetti, nell'ambito dell'iniziativa "Caro Magistrato ti scrivo": un viaggio attraverso le regioni italiane per permettere ai giovani di confrontarsi con figure che spesso loro stessi paragonano ad eroi. Non senza accenni anche graffianti ...

580 lettere, 20 scuole e 20 magistrati. Sono questi i numeri  di "Caro Magistrato Ti Scrivo...", il sesto volume della collana  editoriale ideata e promossa dell’associazione Cultura&Solidarietà di Milano, presieduta da Francesco Vivacqua.Lo scopo di questo volume è avvicinare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado ai magistrati, agli uomini che tutti i giorni amministrano quella che probabilmente è la più delicata delle funzioni statali: la Giustizia. "Per questo - sottolinea  Vivacqua - non solo abbiamo chiesto agli studenti di scrivere al magistrato del proprio capoluogo di Regione, ma abbiamo anche organizzato un incontro  tra i magistrati e gli studenti".

"Un viaggio attraverso tutte le regioni italiane per permettere ai giovani di confrontarsi con figure che spesso loro stessi paragonano agli eroi. Non senza accenni anche graffianti -  rivela Nadia Mazzon, direttore generale dell'associazione Cultura&Solidarietà - del resto si tratta di uno sguardo mai banale e spesso sorprendente. I ragazzi dimostrano una franchezza e una lucidità disarmante: problemi e preoccupazioni sono sempre espressi senza troppi giri di parole".

Oggi, 16 marzo, è la volta degli studenti dell’Istituto Comprensivo 8 - Scuola Guinizelli - che questa  mattina  incontreranno il Magistrato Giorgio Grandinetti.

Le lettere - ha sottolineato Mazzon - sono raccolte in un volume che a partire dal 16 Marzo sarà donato dai Magistrati direttamente ai ragazzi che hanno condiviso il progetto e che risponderanno alle loro domande.
Non è sfuggito ai ragazzi la consapevolezza di rivolgersi ad una persona importante gravata dalla responsabilità di amministrare la più delicata delle competenze “la Giustizia”, anche se le domande e le curiosità dovevano vertere, rigorosamente, sull’uomo più che sulla Istituzione. Pertanto l’uomo, ancorché magistrato, che deve confrontarsi con i problemi familiari di tutti i giorni. Tanto che molti dei ragazzi scrivono al Magistrato definendolo un supereroe. Anche se alcuni non hanno remore nel rilevare che anche tra i magistrati c’è corruzione e fanno domande del tipo “hai mai avuto a che fare con un Giudice disonesto? Se si lo avete condannato?” oppure “hai mai trovato persone che volevano corromperti? Come hai reagito?”

I magistrati che hanno aderito al progetto sono: Marilinda Mineccia (Aosta), Marcello Maddalena (Torino), Michele Di Lecce (Genov), Oscar Magi (Milano), Giuseppe Amato (Trento), Dario Grohmann (Trieste),  Antonio Mazzeo Rinaldi (Venezia), Giorgio Grandinetti (Bologna), – Giuseppe Creazzo (Firenze), Vincenzo Macri (Ancona), Andrea Claudiano (Perugia), Luigi Ciampoli (Roma), Marco dell’Olio (L’Aquila), Armando D’Alterio (Campobasso), Giovanni Colangelo (Napoli), Angela Tomasicchio (Bari), Luigi Gay (Potenza), Federico Cafiero De Raho (Reggio Calabria),Francesco Lo Voi (Palermo), Paolo De Angelis (Cagliari).

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