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Cronaca

Scuole materne, l'appello di Pillati: "Serve ripensamento complessivo"

Così l'assessore all'istruzione parlando dell'intero sistema scolastico: per il prossimo anno meno assunzioni, bimbi in lista d'attesa per le materne: 'è una continua emergenza"

Scuole materne in sofferenza a Bologna, dove per il prossimo anno scolastico sono oltre 400 i bimbi in lista d'attesa. La falla avvolge l'intero sistema scolastico che avrebbe necessità di un "ripensamento complessivo" perché "quello che sembrava un diritto consolidato rischia invece di scomparire". Così si è appellata oggi in Consiglio comunale l'assessore all'istruzione Marilena Pillati.

"Non è il tempo per i facili profeti né degli steccati. Questo è il tempo della condivisione e della responsabilità", ha spiegato Pillati, invocando "il sostegno di tutti" e ribadendo che "é necessario che ciascuno sia disposto a metterci del proprio".

LICENZIAMENTI. L'assessore ha anche ricordato che con le attuali norme "a settembre non ci sarà consentito di assumere molti degli operatori che oggi operano", circa 500 persone, tanto che "il funzionamento del sistema, con l'attuale organizzazione, non ci è garantito dalle recenti modifiche del governo". Da qui la necessità di un cambio di marcia: "Serve - ha concluso Pillati - per riuscire a sottrarre il sistema educativo e scolastico dalle continue emergenze, un ripensamento complessivo del sistema e degli strumenti di governo dello stesso, una trasformazione guidata verso nuovi assetti con l'obiettivo di mettere in sicurezza sia i diritti dei bambini che quelli degli adulti".
Proprio il problema dei 500 operatori che, secondo le nuove norme, non potrebbero essere assunti il prossimo anno dall'Amministrazione ha spinto la Giunta ad approvare un atto di indirizzo per 'esplorare' l'ipotesi di una fondazione che aggiri la questione.

L'idea, però, ha agitato il consigliere comunale Sel Mirko Pieralisi che in aula ha avvertito: "Da parte nostra non ci sarebbe stato alcun consenso all'esternalizzazione dell'insegnamento nella scuola materna", ha sottolineato, spiegando invece che "sulla proposta di costituire un contenitore esclusivamente composto di soggetti pubblici, qualunque forma o nome esso abbia, si può eventualmente aprire un libro intero". Diametralmente opposta la posizione del Pdl.

VOUCHER. La consigliera Valentina Castaldini ha invocato un "progetto per allargare i voucher conciliativi da 0-3 anni anche alla fascia 3-6 anni". Questa, ha aggiunto, "é l'unica possibilità che abbiamo e dobbiamo anche cominciare a discutere se sia giusto che questo servizio sia gratuito per i più ricchi". L'ipotesi fondazione, fa comunque sapere l'Amministrazione, è solo una tra le tante sul tavolo e verrà approfondita nelle prossime settimane. Il nodo presumibilmente verrà risolto a inizio maggio.


 

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