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Cronaca

Scuola: servizio mensa: carne e formaggio non saranno bio di ''default''

Stabiliti nuovi criteri del prossimo bando per la gestione dei servizi mensa delle scuole di Bologna. C'è anche la tempistica sulla costruzione del nuovo centro pasti, che sorgerà in zona Lazzaretto: lavori dal 2015 al 2017

Carne e formaggio non saranno bio di ''default'' nel prossimo bando per la gestione dei servizi mensa delle scuole di Bologna. Quelli biologici a lotta integrata e a chilometri zero saranno considerati ''solo'' elementi migliorativi della gara d'appalto. Ma è anche vero che se si presenterà' un solo concorrente tutte le proposte migliorative decadranno. Inoltre, i piatti in ceramica saranno inseriti solo nelle scuole elementari, perchè la maggior parte delle materne non hanno il vano cucina.
Quanto al nuovo centro pasti, che sorgerà in zona Lazzaretto, i lavori inizieranno nel 2015 con possibile fine nel 2017. Sono alcune delle considerazioni emerse durante l'ultima Commissione mensa cittadina, che si è svolta il 28 febbraio e durante la quale l'assessorato alla Scuola del Comune di Bologna e i componenti della commissione si sono confrontati in vista del nuovo bando, dopo la minaccia dello "sciopero delle pappe" da parte dei genitori e la promessa di un confronto da parte dell'assessore alla Scuola, Marilena Pillati.

Nel prossimo bando, sintetizza in una relazione la commissione, sarà previsto un limite minimo di alimenti provenienti da agricoltura biologica, probabilmente del 70%. Ma ne restano esclusi carne e formaggi. La percentuale di prodotti bio riguarderà quindi solo cereali, legumi, pasta, latte, e ortofrutta. Quest'ultima, peraltro, sarà solo bio e non da lotta integrata, mentre gli unici prodotti Igp e Dop saranno Parmigiano Reggiano, mortadella e prosciutto crudo di Parma. La carne biologica, i formaggi bio e gli alimenti ottenuti da lotta integrata e a km zero saranno quindi inseriti come elementi migliorativi della gara d'appalto. Da qui la prima osservazione della commissione: "Se alla gara d'appalto si presenterà solo un concorrente, come nel 2003, tutto quello che è stato inserito come ''condizione migliorativa'' verrà a decadere"

Nel bando, poi, non ci sarà la clausola di salvaguardia, e chiunque sarà scelto come socio privato dovrà dunque fornire precise garanzie per svolgere il servizio mensa. Inoltre, alle scuole eventualmente insoddisfatte del servizio sarà negata la possibilità di utilizzare un altro fornitore perchè questo porterebbe un danno economico al vincitore, con la conseguenza che difficilmente si presenterebbero concorrenti al bando di gara.

In commissione mensa si è  parlato pure del tetto agli utili, elemento che non sarà applicato. Se dovessero realizzarsi utili "rilevanti", senza però prevedere un valore di riferimento, il Comune potrà valutare la rinegoziazione del contratto. Tuttavia, i componenti della commissione mensa, nel loro resoconto dell'incontro, sottolineano che "se non si individua un valore da attribuire all'indice di redditività, non si può nemmeno destinare alcuna ''eccedenza di profitti'' al miglioramento della qualità del servizio e degli alimenti".

Ultimo tema dell''incontro, è  stata l'acquisizione delle quota societaria di minoranza da parte del Comune. Su questo, la commissione ha ottenuto una conferma dall'assessore: la procedura, ha detto Pillati è necessaria per poter pubblicare il bando e il costo verrà determinato in base alle poste di bilancio.

(Agenzia  Dire)

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