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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Saragozza / Via Filippo Turati

Alle scuole Bombicci fuori crocifisso dall'aula: 'Non ci facciamo nulla'

"Continua l'epurazione dei simboli religiosi cristiani nelle scuole di Bologna", il j-accuse arriva dall'ex parlamentare Garagnani, che ne fa una questione di difesa della nostra identità e si appella al ministro Carrozza

Crocifisso fuori dall'aula. Succede alle scuole elementari Bombicci, dove una maestra si sarebbe disfatta del simbolo religioso, liquidandolo con un secco: 'Non me ne faccio nulla'.
La denuncia parte dall' ex parlamentare Pdl, Fabio Garagnani, piccato da come la cosa avvenga all'interno di un clima di 'generale silenzio': "Continua l’epurazione di ogni simbolo della religione cristiana nelle scuole primarie di Bologna. - lamenta Garagnani - E' di questi giorni la notizia della rimozione del Crocefisso dalle scuole Bombicci, in una prima classe, che fa seguito tra l’altro a precedenti rimozioni, senza che il dirigente scolastico abbia posto in essere un qualche intervento, nonostante la normativa in vigore confermata da una recente sentenza del tar del Veneto abbia confermato la validità nelle scuole di quel simbolo, emblematico della nostra storia ed identità."

Il pidiellino contesta il gesto, dietro il quale legge un 'puro anticlericalismo e abbandono delle nostre radici culturali e spirituali in favore di un multiculturalismo fine anse stesso'.

(la replica delle Bombicci)

La polemica assume connotati nazionali. Garagnani, infatti, fa sapere di aver informato sul fatto il ministro della pubblica istruzione, Maria Chiara Carrozza, "basandomi anche sulle interpellanze presentate da Deputato nel corso della mia attività parlamentare, ed alle quali tutti i ministri succedutisi in questi anni hanno risposto positivamente indicando nel 'Crocefisso' non solo un simbolo per i credenti, ma anche un segno emblematico della nostra tradizione culturale ed identità."

L'ex parlamentare interpella il ministro Carrozza, dunque, al fine di 'far rispettare la legge e a che i genitori non si facciano intimidire da pressioni di certi insegnanti o dirigenti scolastici che dovrebbero fare puramente e semplicemente il loro dovere! E poi, si dice che la scuola bolognese non è politicizzata! Anche questo,anzi soprattutto questo è un problema di libertà oltre che di civiltà e rispetto".

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