Scuola, il ministro Bianchi inaugura l'anno alle Carducci e promuove il sistema di controllo Green Pass
"Ieri abbiamo provato la piattaforma. Funziona. Questo è un paese che sa fare cose che funzionano, tutti - conclude il ministro - me la stanno domandando in giro per l'Europa"
La piattaforma per controllare i green pass a scuola "è attiva dalle 7 di oggi e ci sono state oltre 900.000 verifiche. Se considerate che non tutto il paese è partito, ma 4.500 scuole su 8.000, pensate che risultato straordinario che è. Tutto ieri l'abbiamo provata l'ultima volta. Funziona. Questo è un paese che sa fare cose che funzionano, tutti- conclude il ministro sulla piattaforma- me la stanno domandando in giro per l'Europa".
Sono le parole del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, inaugurando l'anno scolastico nella scuola primaria Carducci di Bologna. Dalla città felsinea il ministro quindi snocciola i priumi dati della piattaforma di controllo del Green Pass nel mondo della scuola.
Poi le parole del ministro sono state per gli studenti. "Questa è una partenza che vuole essere una gioia, la gioia dei bambini. Guardate i bambini con i loro grembiulini e i loro genitori, è un giorno di accoglienza e di gioia. Questo è il segno di oggi". Così i Patrizio Bianchi arrivando alla scuola primaria Carducci . Nel cortile della scuola, dove viene accompagnato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dal direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari, tra gli altri, Bianchi assiste all'esibizione dell'inno di Mameli, che i bimbi cantano accompagnati da una piccola orchestra. "Ricominciamo- dice Bianchi ai bimbi- con grande gioia. Oggi è il giorno dell'accoglienza. Accogliamo tutti, questa è la cosa migliore. Siamo affettuosi con tutti, è bellissimo essere affettuosi. Grazie a tutti i genitori, grazie ai nonni, grazie alle maestre. Ragazzi si comincia, cominciamo dai". E aggiunge il ministro citando l'inno di Mameli: "Stringiamoci a coorte vuol dire stiamo insieme".
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Il green pass a scuola e all'università, le regole
Per poter andare a lavoro, da mercoledì 1° settembre tutto il personale scolastico deve avere il green pass: chi non rispetterà questa regola, oltre a non poter accedere alle strutture, verrà considerato in assenza ingiustificata. Dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, il rapporto di lavoro verrà sospeso e il dipendente non riceverà più lo stipendio. Agli studenti non è invece richiesto il green pass. Le lezioni si svolgeranno in presenza, con mascherina obbligatoria, ed è vietato l'accesso agli istituti con una temperatura corporea superiore a 37,5°. In università pass obbligatorio per tutti, dagli studenti - in assenza, potranno seguire le lezioni a distanza con l'organizzazione affidata ai singoli atenei - a docenti, ricercatori e personale, per i quali valgono le stesse norme degli operatori scolastici.
Come accade per i trasporti, il personale scolastico e universitario esentato dalla campagna vaccinale per motivi di salute non è tenuto a dotarsi del green pass. Vale lo stesso per gli studenti universitari che non si possono vaccinare su indicazione del loro medico. In entrambi i casi è necessario esibire un'idonea certificazione medica.
Quando si ottiene il green pass e chi è esentato
In sintesi, il green pass si può ottenere in tre modi diversi, ciascuno dei quali permette di avere un certificato verde di diversa durata:
- esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti (durata della certificazione: 48 ore);
- vaccinazione, con una dose sola o con doppia dose. Nel primo caso, il certificato sarà valido dopo 15 giorni dalla somministrazione e fino alla data del richiamo. Nel secondo, invece, la validità è di 9 mesi (ma c'è già il via libera del Comitato tecnico scientifico all'estensione a 12 mesi);
- la guarigione dal Covid-19 (durata della certificazione: 6 mesi).
L'obbligo del green pass non si applica:
- ai bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale;
- ai soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di un'idonea certificazione medica;
- ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell'ambito della sperimentazione Covitar.