rotate-mobile
Cronaca

Sentenza strage di Bologna, Lepore: "Non ci fermeremo, finché piena luce non sarà fatta"

Ergastolo per Paolo Bellini e diversi anni di carcere per Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia. Regione e Comune di Bologna si erano costituiti parte civile

"Questa condanna dimostra che la Strage di Bologna fu la tappa atroce di un disegno eversivo, frutto della collaborazione tra estrema destra e apparati deviati dello Stato. C’era un’organizzazione finanziaria che i mandanti avevano costruito per alimentare la strategia della tensione. Un filo nero riconosciuto che ha tenuto in scacco l’Italia per molti anni, che ha inquinato la vita stessa dei cittadini italiani".

Lo ha scritto in una nota il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che oggi era presente nell'aula di tribunale, insieme alla vicepresidente della Regione, Elly Schlein, dove è stata pronunciata la sentenza di condanna all'ergastolo di Paolo Bellini.

"Come Sindaco sento profondamente le emozioni di questa giornata. Non ci fermeremo, ve lo assicuro, finché piena luce su tutto non sarà fatta. Come Comune di Bologna continueremo ad essere al fianco dei familiari delle vittime” - Matteo Lepore  

"Oggi come istituzioni siamo in questo tribunale per essere vicini alle vittime della strage e ai loro parenti che per 42 anni hanno cercato verità e giustizia. Siamo qui non solo per rappresentare le parti civili ma l’intera città, con le lacrime agli occhi per questa sentenza che fissa un punto della storia del nostro Paese. La bomba alla stazione ha ucciso 85 persone e ne ha ferite oltre 200. Ha squarciato la nostra città causando danni irreparabili, ma soprattutto ha squarciato la democrazia del nostro Paese - ha scritto il sindaco - questa condanna dice che il 2 agosto non fu soltanto una questione di Bologna ma dell’intero Paese e credo che la politica e le istituzioni debbano seriamente riflettere su questo. Voglio ringraziare l’associazione dei familiari, gli avvocati di parte civile, che sono stati fondamentali per questo risultato, i pubblici ministeri, i giudici, tutti coloro che hanno lavorato affinché la giustizia in Italia potesse funzionare. Questa sentenza dice quanto il nostro Paese sia capace oggi di avere quegli anticorpi che per troppo tempo, dal dopoguerra in avanti, hanno faticato ad affermarsi. Questa è davvero una pagina di storia attorno alla quale per molto tempo dovremo riflettere e lavorare - conclude Lepore - Come Sindaco sento profondamente le emozioni di questa giornata. Non ci fermeremo, ve lo assicuro, finché piena luce su tutto non sarà fatta. Come Comune di Bologna continueremo ad essere al fianco dei familiari delle vittime”.

"Le verità giudiziarie, l'impegno dei famigliari, il lavoro degli inquirenti per la strage di Bologna del 1980" è il titolo dell'incontro che si terrà alla Camera martedì 12 aprile alle ore 16 presso la Sala Stampa. Interverranno Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione delle vittime della strage del 2 agosto, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Andrea Speranzoni, avvocato. Coordina i lavori Andrea De Maria, deputato Pd e Segretario d'Aula della Camera.

Oltre al carcere a vita per Bellini sono stati condannati a diversi anni di carcere anche Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia.  

“Un momento di giustizia per la città di Bologna, l’Emilia-Romagna e il Paese. Che dobbiamo in primo luogo alla tenacia dei parenti delle vittime e al lavoro incessante dell’Associazione che li rappresenta, oltre ovviamente a quello degli inquirenti. Un ulteriore approdo lungo la strada per arrivare alla piena verità su una strage terribile e inaudita, tuttora difficile anche solo da immaginare”, hanno dichiarato Bonaccini e Schlein. 

"Con la sentenza viene accertato il ruolo nella realizzazione della strage di esponenti dell’estrema destra collegati con apparati deviati dello Stato, e il ruolo dei finanziatori e degli organizzatori della strage”- Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

“L’atto di giustizia di oggi colma un vuoto aperto in questi anni da gravissimi depistaggi- proseguono Bonaccini e Schlein- e lenisce una ferita senza ovviamente che possa cessare il dolore di fronte a ciò che successe il 2 agosto 1980 e nei decenni successivi. Con la sentenza viene accertato il ruolo nella realizzazione della strage di esponenti dell’estrema destra collegati con apparati deviati dello Stato, e il ruolo dei finanziatori e degli organizzatori della strage”.

La Regione parte civile insieme al Comune di Bologna - rappresentati dall’avvocato Andrea Speranzoni –, l’Avvocatura generale dello Stato e i parenti delle vittime. 

“Soprattutto oggi ribadiamo la nostra vicinanza all’Associazione dei familiari delle vittime, al presidente Paolo Bolognesi, a tutti coloro che hanno sofferto e che tuttora portano con sé le conseguenze della strage- chiudono presidente e vicepresidente-. Come Regione intendiamo continuare a sostenere l’Associazione dei familiari, collaborazione- concludono- che ha portato alla digitalizzazione dei documenti e degli atti processuali, materiale dal quale sono scaturiti gli elementi che hanno portato a questo nuovo processo”.

“La sentenza della Corte di assise di Bologna rappresenta una risposta alle richieste di giustizia dei familiari delle vittime. Tutto il Paese auspica che, dopo tanti anni, siano accertate pienamente le responsabilità e venga fatta luce su un episodio terrificante, che ha sconvolto il mondo intero”, ha commentato il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.

"La sentenza emessa oggi dalla Corte di Assise di Bologna ci porta più vicini alla verità su quanto successo alla stazione di Bologna il 2 Agosto 1980. E' una giornata importante per la città, per l'intero Paese, per tutti coloro che credono nella giustizia - ha scritto in una nota il segretario del Pd dell'Emilia-Romagna, Luigi Tosiani - Un risultato che si deve all'impegno degli inquirenti ed alla tenacia della associazione dei famigliari delle vittime della strage, che in questi anni si è battuta in tutti i modi per la ricerca della verità. L'auspicio è che ora si prosegua lungo questa strada affinché sia fatta piena luce su uno degli episodi più tragici e sconvolgenti della storia del nostro Paese".

“La condanna di Paolo Bellini all’ergastolo per la strage alla stazione di Bologna è un altro passo importante verso la ricerca della verità. Finalmente dopo più di quarant’anni di depistaggi, reticenze e silenzi, grazie a questa sentenza oggi abbiamo un quadro finalmente più nitido di quanto accadde il 2 agosto del 1980”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che la Corte d'Assise di Bologna ha condannato all'ergastolo con un anno di isolamento diurno Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia nazionale, per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria. “Il mio pensiero va ai familiari delle vittime che non hanno mai smesso di invocare verità e giustizia per i propri cari. Adesso è necessario che tutti i pezzi del puzzle siano definitivamente svelati, a cominciare dai mandanti della strage” conclude Silvia Piccinini.  

Strage Bologna, i magistrati: "Bellini? Killer politico protetto dai servizi"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sentenza strage di Bologna, Lepore: "Non ci fermeremo, finché piena luce non sarà fatta"

BolognaToday è in caricamento