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Cronaca

Fili metallici, motociclisti feriti, itinerari devastati: è 'guerra' sui sentieri dell'Appennino

Si ripropone la annosa diatriba che oppone il Cai e gli escursionisti ai motociclisti fuori strada. la Lega: "Servono più controlli", ma gli addetti ai lavori replicano: "Clima teso, ma enduristi invadono i parchi e distruggono i tracciati"

Sempre più difficile la situazione della rete di sentieri in Appennino. Oltre al fenomeno delle chiusure da parte dei privati, i tracciati utilizzati dagli escursionisti per attraversare colline e montagne immersi nella natura sono oggetto anche di una 'guerra' che oppone i cosiddetti 'enduristi', dediti ad attraversare i percorsi a bordo di motociclette, ai manutentori della rete sentieristica del Cai, e non solo.

Il caso è emerso definitivamente quando sabato scorso a Palanzano, un motociclista ha riportato gravi lesioni per una caduta causata da un filo metallico teso tra due alberi in una strada sterrata. "E' solo l'ultimo di una lunga serie", avvertono i consiglieri regionali della Lega Emiliano Occhi e Fabio Rainieri, che chiedono più controlli ma soprattutto comunque di non limitare l'accesso alle moto nei sentieri della rete regionale. Per contro chi fa manutenzione ai sentieri, pur condannando gli episodi di violenza, chiede invece proprio che i tracciati siano off limits ai veicoli a motore.

"I controlli? Noi li chiediamo da anni, proprio perché i sentieri non sono strade". ha replicato Massimo Bizzarri, presidente del Cai Emilia-Romagna, che però chiama in causa anche la giunta Bonaccini. "La Regione Emilia-Romagna è l'unica ad avere una legge così aperta per le moto sui sentieri- critica Bizzarri- noi ribadiamo la nostra ferma posizione. Ammettere le moto sui sentieri, soprattutto ora che si parla tanto di tutela dell'ambiente e decarbonizzazione, è fuori da ogni logica".

E anche dire, come fa la Lega, che fermare gli enduristi penalizza le attività commerciali della montagna "è una sciocchezza- attacca il numero uno del Cai- se mettiamo sul piatto della bilancia quanto portano i turisti a piedi e quanto portano quad o enduro, è facile tirare le somme. Chi sostiene il contrario, porti dei dati per dimostrarlo". Secondo Bizzarri, del resto, "le attività in moto possono essere fatte in un altro modo, ne vediamo tanti per strada sui nostri passi. E quelli portano turismo". (Dire)

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