rotate-mobile
Cronaca

Sfratti esecutivi e famiglie in difficoltà: in tre mesi 90 dossier sul tavolo del prefetto

Per la grande maggioranza dei casi i nuclei hanno fatto sapere di lasciare in modo pacifico l'immobile, ma per un caso su cinque è dovuta intervenire la forza pubblica

in tre mesi 90 dossier sul tavolo del prefetto Attilio Visconti, con esiti assai diversi ma con un trend destinato ad aumentare, con la ripresa delle procedure di sfratto, interrotte a causa della pandemia.

Il bilancio lo ha tracciato appunto la prefettura, che a aprtire da marzo ha registrato alcuni numeri, sulla base delle periodiche riunioni che i rappresentanti del governo hanno intrapreso con le parti sociali per affinare e limitare l'uso dela forza pubblica solo nei casi essenziali.

La Prefettura -si legge in una nota- sta "procedendo ad individuare percorsi alternativi all'esecuzione coattiva per le categorie sociali fragili" in stretta collaborazione con l'Amministrazione comunale, la Questura, l'Unep, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, le associazioni rappresentative delle parti proprietarie e inquiline.

Il Tavolo di lavoro presso la Prefettura -spiegano da Palazzo Caprara- dal suo insediamento in Marzo, si è riunito nove volte, sempre prima delle previste date di accesso fissate dall'ufficio esecuzioni penali per esaminare, insieme con il Comune e la Questura di Bologna, in tutto appunto 90 casi che hanno riguardato nuclei familiari variamnete fragili economicamente.

Per l'ampia maggioranza dei casi, 54, si è raggiunto un accordo temporale di restituzione dell'immobile, in quanto "vi è stata o vi sarà, entro il termine concordato dalle parti, la liberazione spontanea dell'immobile". Per 14, su "concorde avviso delle parti", gli sfratti "sono stati rinviati per approfondimenti e verifiche in merito alla sussistenza dei requisiti per l'accesso alle misure previste dal protocollo sfratti". Del pari in tre casi "non sono stati eseguiti gli sfratti per raggiunto accordo fra le parti". Ma in altri casi, ben 19, si è proceduto allo sfratto coattivo con "l'ausilio delle forze del'ordine, nella data di accesso prevista dall'UNEP".

Ottimistica la previsione della prefettura. I dati del primo trimestre di attività "evidenziano un'importante funzione di deterrenza e prevenzione del tavolo prefettizio, che, grazie all'opera di mediazione, assicura il rispetto della legge e la tempestiva esecuzione dei provvedimenti giudiziali senza l'ausilio della forza pubblica ove possibile". In tutto ciò -scrivono sempre dal palazzo del governo- si auspica che "le finalità perseguite mirano a mitigare gli impatti di ordine pubblico che la ripresa delle esecuzioni potrà avere sul territorio e a dar corso, in tempi certi, alle procedure di liberazione degli immobili nel rispetto del diritto di proprietà. L'azione intrapresa sul territorio sta, da un lato, restituendo utili elementi informativi, che potranno essere prodromici di futuri sviluppi dell'attività pattizia posta in essere, e, dall'altro, sta rendendo più agevole la conciliazione tra le parti".

Rinnovato anche per il 2022 il "Protocollo sfratti": aiuti a chi vive il disagio abitativo

Tavolo sfratti, Confedilizia contro le linee guida del prefetto: "E' un abominio del diritto, non passerà"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sfratti esecutivi e famiglie in difficoltà: in tre mesi 90 dossier sul tavolo del prefetto

BolognaToday è in caricamento