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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Via Toscana, 136

Sgombero alle ex scuole Ferrari di via Toscana

In via Toscana Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e la Municipale: è in corso lo sgombero dell'edificio occupato nella primavera del 2013

Un nuovo sgombero è cominciato questa mattina in via Toscana, alle ex scuole Ferrari, che sono occupate dal 4 aprile 2013 da circa una cinquantina di persone. A San Ruffillo intorno alle 7.00 camionette della Polizia, i Carabinieri, la Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco, mentre sono sopraggiunti anche alcuni rappresentanti di Asia-Usb, che hanno guidato l'occupazione. I militanti, stanno chiamando a raccolta gruppi di solidarietà e inneggiano: "Casa, reddito, dignità", facendo riferimento al diritto alla casa e al lavoro, che le istituzioni dovrebbero garantire. Così su alcuni striscioni spiegati dagli attivisti di Asia recitano: "Basta sgomberi, casa per tutti".
Intanto gli operanti hanno cominciato a murare gli ingressi, per impedire future incursioni.

Al momento del blitz di stamane, gli occupanti nell'edificio erano circa una cinquantina, 4/5 italiani, il resto cittadini stranieri. Alcuni di loro, una decina circa, decisi a non lasciare lo stabile, si sono barricati sul tetto. Una quindicina di persone, invece, si sono allontanate spontaneamente prima del sopraggiungere delle forze dell'ordine.

Non sono mancati alcuni episodi di tensione con le forze dell'ordine. Intorno alle 9.30, dall'edificio sono usciti i primi occupanti, con i pochi effetti personali che sono riusciti a racimolare. E' stato allora che alcuni militanti di Asia, insieme agli sfollati, hanno occupato la strada bloccando il traffico. Gli agenti sono intervenuti per liberare la carreggiata: è sorto qualche tafferuglio. Alcuni occupanti, aggrappati ai loro bagagli e stesi in strada, sono stati trascinati via con la forza. 

Tra loro c'è Valentin, rumeno, che racconta (GUARDA IL VIDEO): "Vivevo qui da tre anni, con la mia compagna. Sono senza lavoro e malato (ha avuto un ictus e un infarto) e non so dove andrò". Gli occupanti erano stati avvisati già ieri dell'imminente sgombero. E' così che alcuni di loro, probabilmente , temendo i controlli delle forze dell'ordine, hanno preferito abbandonare l'edificio già nella notte. 
Nessuno dell'amministrazione è presente sul posto e i militanti di Asia lamentano il loro disinteresse alla situazione. Nessuna soluzione concreta sarebbe stata proposta per gli sfollati, almeno per  il momento.

LO SFOGO DI ASIA-USB. "Ancora una volta l’intervento brutale delle forze dell’ordine è l’unico strumento che il Governo, attraverso i Prefetti ed i Questori che ormai governano le nostre città,  utilizza per risolvere il problema della casa e del diritto all’abitare nel nostro Paese". Così attacca Asia-Usb, aggiungendo che "ancora una volta si sgomberano le occupazioni, riducendo quindi il problema al mantenimento dell’ordine, invece che affrontare con piani specifici il problema della casa nella grandi città. Si sceglie invece di non toccare gli interessi economici e finanziari di speculatori e immobiliaristi; si sceglie di occultare le enormi responsabilità delle forze politiche che mai si sono rese disponibili ad affrontare il diritto all’abitare".

Ex scuole Ferrari occupate: sgombero in corso

OCCUPAZIONE LUNGA 3 ANNI. L'occupazione ha avuto inizio tre anni fa, all'interno delle ex scuole trovarono rifugio circa 70 persone, perlopiù uomini e donne "single", nessuna famiglia con bambini. A novembre 2014, vennero staccate le utenze, luce ed acqua, e in quell'occasione i movimenti per l'acqua presentarono un esposto in Questura contro il Sindaco Virginio Merola. 
Alle ex scuole di via Toscana "non è possibile neanche scaldarsi, le nostre assemblee si svolgono in un ambiente ottocentesco" aveva detto a Bologna Today Federico, esponente di Asia, durante il presidio contro gli sfratti sotto la Prefettura, che, il 29 gennaio, si concluse con qualche tafferuglio con le forze dell'ordine sotto Palazzo D'Accursio, dove avrebbero voluto concludere la giornata con una conferenza stampa. 

"Non accetteremo nessuno sgombero soft, come lo definisce l'assessore Amelia Frascaroli - aveva detto Federico di Asia ai cronisti - non vogliamo far guadagnare le solite cooperative, non faremo accordi", riferendosi al recente caso dell'ex clinica Beretta, dove, a seguito di un accordo con il Comune, gli occupanti hanno abbandonato lo stabile spontaneamente. 

 

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