Mura di Porta Galliera, tentativo di sgombero in stabile occupato: 'Resistenza vittoriosa'
Occupanti: "La polizia si è ritirata. Dai tetti, dalle scale, resistenza. A chi crede di metter fine alle uniche vere soluzioni all'emergenza abitativa con sgomberi dovrà fare i conti con la nostra determinazione"
Tentativo di sgombero in via Mura di Porta Galliera, allo stabile occupato sotto la guida dal collettivo Social Log dallo scorso giugno 2014, dove hanno trovato un tetto oltre 30 famiglie.
All'alba di stamane la polizia si è presentata presso il "Condominio Sociale" per notificare il sequestro preventivo della palazzina. La notifica non è stata ritirata dagli occupanti. "La polizia si è ritirata. Dai tetti, dalle scale, dai portoni e dalle finestre resistenza vittoriosa". Così Social Log avvisando: "A chi crede di poter metter fine alle uniche vere soluzioni all'emergenza abitativa con sgomberi e polizia dovrà fare i conti con la determinazione e la dignità della lotta. Noi non faremo un passo indietro".
L'OCCUPAZIONE. Nel giugno del 2014 31 famiglie con 29 minori hanno occupato lo stabile in via Mura di Porta Galliera. Dentro vivono italiani, nordafricani, vengono dal Sud America e, questa volta, anche dalla Cina, e sono stati sfrattati, hanno perso il lavoro, sono precari e ad alcuni sono state pignorate le case perchè non riuscivano più a pagare il mutuo.
Gli occupanti si erano rivolti prima allo sportello sociale Social Log e infine hanno occupato l'immobile, sfitto da parecchi anni, e abbandonato a sè stesso: "Il proprietario, un privato, possiede 27 appartamenti in città e 13 a Imola - aveva raccontato Luca di Social Log a Bologna Today - che si tratta di uomo abbastanza ricco al quale evidentemente non interessa affittare, ristrutturare o pagare le tasse su uno stabile così grande, c'era un ristorante che però ha lasciato i locali anni fa".
