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Cronaca

Dalla solidarietà, all'indignazione: le reazioni allo sgombero

I primi commenti alle operazioni di sfollamento in corso da parte della politica. Mentre il sindaco non si espone e il questore chiarisce che non c'erano margini per trattare con gli occupanti

Forze dell'ordine massicciamente spianate dalla prima mattina odierna in via Oberdan per sgomberare l'edificio di  Alma Mater occupato dal CUA, lo scorso ottobre. Nel corso dello sfollamento si sono registrati alcuni momenti di tensione e qualche strattonamento tra attivisti dei collettivi, che cercano di fermare lo 'sfratto' e la polizia, equipaggiata in assetto anti-

Solidarietà da Potere al popolo

Appresa la notizia dell'operazione di polizia, in città arrivano le prime reazioni. Dai cittadini e anche dal mondo politico locale. C'è divisione sul tema.

"Solidarietà alle occupazioni! A Bologna serve una politica abitativa e degli spazi degna di questo nome!" Tra i primi a commentare il fatto esordendo così è Potere al Popolo Bologna . Per il movimento politico capitanato in città da Marta Collot l'azione di occupazione trova giustificazione nella situazione complessa del caro affitto e più in generale del difficile mercato delle locazioni nel capoluogo felsineo:  "Il ritorno al 100% in presenza dell’università ha fatto riesplodere la questione degli spazi, sia dal lato delle abitazioni sia dal lato degli spazi di socialità e di studio. Gli studenti hanno risposto con una nuova ondata di occupazioni, le autorità con la solita retorica e il solito manganello! Proprio oggi Bologna si è svegliata con lo sgombero dell’occupazione abitativa del CUA in Via Oberdan (mentre scriviamo alcuni occupanti stanno ancora resistendo sul tetto) e l’occupazione di un nuovo spazio in Via Filippo Re da parte di Cambiare Rotta Bologna".

Per PAP "la politica di UNIBO sugli spazi influisce enormemente nelle dinamiche della nostra città. Insieme all’amministrazione comunale, il Rettore Molari ha puntato tutto sulla costruzione di studentati di lusso, dallo Student Hotel in Bolognina in quella che fu la storica occupazione dell’Ex Telecom, passando per la proliferazione dei Camplus legati a Comunione e Liberazione fino ai nuovi progetti per trasformare in studentato di lusso anche lo stabile di Via Irnerio in cui ci fu la storica occupazione di Asia-Usb Bologna".
Il problema non è  la costruzione di studentati - aggiunge Potere al popolo - "che sono assurdamente pochi nella città che vanta la più antica università del mondo occidentale, ma l’insistenza sull’attrarre solo studenti ricchi che contribuisce a rendere il centro storico un parco giochi per turisti e studenti ricchi, che contribuisce a far crescere alle stelle gli affitti per le famiglie e per gli studenti. La continuità tra la giunta Merola e la giunta Lepore si vede anche nell’uso del manganello per risolvere le occupazioni: occupazioni abitative, di spazi sociali, ora di spazi studenteschi, sono state risolte con sgomberi e denunce, col sindaco Lepore che rimarca ogni volta il suo ruolo di piccolo sceriffo che non deve rendere conto a nessuna ragione sociale. "

VIDEO | Sgombero, gli attivisti: "Istanze politiche gestite come problema di ordine pubblico"

Corteo di protesta contro lo sgombero | FOTONOTIZIA 

Lega: "Comportamenti che colpiscono collettività e sviliscono chi rispetta leggi"

Del tutto opposto l'approccio dei leghisti allo sgombero di via Oberdan.  “Da settimane andava avanti un’occupazione abusiva da parte di chi pretendeva di poter usufruire di immobili non suoi a proprio piacimento, in sfregio allo stato diritto. Comportamenti come questi non solo colpiscono la collettività e i singoli proprietari, ma, se incentivati o non condannati, sviliscono coloro che rispettando le leggi, facendo le opportune domande e usufruendo dei percorsi preposti cerca una stanza o una casa in affitto. Lasciare che alcuni facinorosi possano imporsi con la forza superando qualunque graduatoria sarebbe sbagliato. Un grande grazie alle forze dell’ordine che stanno procedendo al ripristino della legalità e allo sgombero”, così il consigliere comunale della Lega Matteo Di Benedetto.

Gli fanno eco le parole di Francesca Scarano, Capogruppo Lega Bologna, che in una nota scrive: "Un plauso alle forze dell’ordine per lo sgombero della palazzina in Via Oberdan".
Sul tema casa a Bologna,specie per gli studenti - aggiunge Scarano - "va affrontato  dalle Istituzioni preposte con serietà ed impegno; mi auguro che i tanti immobili ad oggi vuoti ed inutilizzati possano essere valorizzati e restituiti alla collettività. Quanto ai soliti collettivi è ora che la Giunta bolognese dia un segnale necessario prendendo le distanze dai loro modi arroganti e anti democratici".

A poche ore dallo sgombero di via Oberdan, pronta nuova occupazione | FOTO

Il sindaco non si espone

Resta invece sulle sue il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. "Non è una cosa che ha seguito il Comune, la stanno seguendo le istituzioni competenti quindi lascerei a loro dichiarare in merito". Così il primo cittadino interpellato a margine di una conferenza stampa ha deciso di non esporsi sull0 sgombero in atto. 

Sgombero al palazzo di Alma Mater occupato dal Cua

Questore: "non c'erano margini per trattare"

Sullo sgombero interviene anche il questore Isabella Fusiello, spiegando che non c'erano margini per trattare con gli occupanti del Cua. A margine della presentazione di una campagna contro l'abusivismo commerciale in Prefettura, Fusiello ha dichiarato: "Stiamo eseguendo un provvedimento dell'autorità giudiziaria. La Procura ha emesso un sequestro preventivo e noi abbiamo il dovere e l'obbligo di eseguirlo. Non c'erano margini per trattare, almeno su quell'immobile. E loro lo sanno"-

Il questore con l'occasione ha anche rassicurato sulle condizioni di salute del dirigente della Polizia rimasto ferito durante i tafferugli seguiti allo sgombero della palazzina, spiegando che sta andando in ospedale a farsi refertare: nulla di particolarmente grave.

Unione inquilini: "Imbarazzante il silenzio 'complice' di quei sinistri politici cittadini"

Arriva una nota di vicinanza agli occupanti anche dall'Unione Inquilini di Bologna, che esprime piena solidarietà e complicità. "Ancora una volta si decide che siano i manganelli a sostituire la politica - scrivono in una nota - Totalmente assente sia l'amministrazione comunale sia la dirigenza di UNIBO che per l'ennesima volta a deciso di schierarsi con il profitto del mercato a discapito della soluzione sociale".

All'indice il profilo defilato del sindaco in questa circostanza: "Imbarazzante il silenzio 'complice' di quei 'sinistri politici cittadini' che a giorni alterni, o a seconda delle convenienze vagheggiano "alternative sociali di società", possibile che le risposte stiano viaggiando ai 30 all'ora sulla 'benestante ZTL' ", concludono. 

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