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Cronaca

Si torna a scuola senza distanziamento. A Bologna tra i banchi 115mila studenti

Nell'area metropolitana oltre 193mila chilometri di corse bus in più all'anno

Suona la campanella e si ritorna tra i banchi: in Emilia-Romagna sono 540mila gli alunni che stamattina rientrano in classe. Nel Bolognese 115mila e oltre 5mila classi, tutte a pieno regime e, finalmente, senza restrizioni anti-Covid.

Un ritorno alla normalità senza mascherina e distanziamento. Dopo le chiusure legate alla pandemia, oggi si guarda ai problemi energetici. A scuola ci sarà la settimana corta per risparmiare energia? No, almeno per il momento, secondo il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. "Il governo non ne ha mai parlato perché siamo convinti che tutti dobbiamo affrontare le problematiche del caro energia, ma la scuola sia l'ultima, abbiamo già dato al paese. Le scuole devono essere le ultime su cui intervenire in merito ai temi energetici, dopodiché c'è l'autonomia della scuola: se una decide, può farlo, ma si parta dalla didattica".

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Trasporti

ll trasporto pubblico per raggiungere gli istituti superiori dell’area metropolitana sarà potenziato con oltre 193mila chilometri di corse bus in più all'anno: la Città metropolitana ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna risorse aggiuntive per finanziare le corse extra rispetto ai servizi già individuati.

Si tratta di 200mila euro per il periodo settembre-dicembre 2022, che diventeranno 500mila euro l’anno a partire dal 2023. Si potrà così rispondere alle esigenze delle scuole superiori che per l’anno scolastico 2022-2023 hanno avuto un forte aumento di iscrizioni, oltre 1.500 a livello metropolitano.

Nel mese di luglio gli Istituti bolognesi hanno partecipato, fornendo informazioni riguardo a orari di ingresso e uscita e territori di provenienza di studenti e studentesse, all'indagine promossa dalla Città metropolitana al fine di supportare Tper ed SRM nella programmazione dei servizi per il nuovo anno scolastico 2022-2023 e definire le criticità, dovute in particolare all'aumento della popolazione studentesca e alla concomitante cessazione dei contributi statali legati all'emergenza sanitaria.

A inizio settembre, Città metropolitana, SRM e Tper hanno incontrato i dirigenti delle scuole superiori e i referenti dell’Ufficio scolastico regionale ambito di Bologna, per fare il punto della situazione in merito all'indagine condotta dalla Città metropolitana e alla programmazione oraria degli Istituti in vista del primo anno scolastico post pandemia. In questo scenario, si è reso necessario chiedere alla Regione Emilia-Romagna una integrazione di servizi e quindi contributi aggiuntivi.

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