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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santo Stefano / Via Castiglione

L'Alma Mater conferisce il Sigillum Magnum al Nobel Giorgio Parisi

La cerimonia nell'aula absidale di Santa Lucia, a fianco del rettore dell'Alma Mater Giovanni Molari

Scienza e pace rappresentano insieme "un tema estremamente importante, perché la scienza è diventata anche una costruttrice di pace. È fondamentale preparare la pace e per preparare la pace servono i trattati, serve capire come si possono scrivere, e molto spesso gli scienziati vengono posti come intermediari dei Governi per discutere gli aspetti tecnici alla base dei trattati e per prepararli.

Tantissimi trattati sono stati fatti in questo modo, a partire da quello di proibizione dei test atomici nell'atmosfera firmato nel '63" da Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica. Così il professor Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica 2021, oggi pomeriggio alla cerimonia di conferimento del Sigillum Magnum che l'Università di Bologna gli ha dedicato.

"Il Sigillum Magnum di questa Università- continua Parisi poco prima della cerimonia nell'aula absidale di Santa Lucia, a fianco del rettore dell'Alma Mater Giovanni Molari- è un riconoscimento estremamente importante e io sono molto grato al rettore, e a tutto l'Ateneo, di avermelo concesso. Perché è un grande privilegio".

Nella sua lezione magistrale su "Scienza e pace", di fronte ad una sala gremita di istituzioni e autorità, il Premio Nobel spiega che se anche la politica si ferma, come succede ancora oggi, "la scienza ha sempre continuato a dialogare" al suo interno, "come accaduto anche nei periodi peggiori della Guerra fredda, quando ad esempio gli scienziati russi venivano a lavorare al Cern di Ginevra. E viceversa".

Un esempio di dialogo e di pace, continua poi Parisi, "è un bellissimo acceleratore di particelle che si trova in Giordania, 'Sesamo': vi collaborano fisici sia israeliani sia iraniani sia di Cipro, oltre che giordani. È un'iniziativa fondamentale, che permette in un contesto molto delicato, viste le note tensioni tra Iran e Israele, di far collaborare gli scienziati tra loro".

Parisi a margine commenta anche sul nuovo super computer, Leonardo, inaugurato nei giorni scorsi a Bologna, per il data center europeo. Il quarto computer più veloce al mondo può aiutare nel percorso verso la pace oggi? "Un computer come Leonardo, estremamente veloce, può essere utile a tantissime cose e specialmente per gli studi sul cambiamento climatico e sulle nuove tecnologie da usare per combatterlo. Su questo- rimarca il professore- un computer di quella classe è certamente fondamentale. Ma anche per la fisica ci sono tante possibilità, per la fisica sia teorica sia applicata. I nuovi farmaci, ad esempio, si collocano tra biologia, fisica e chimica e in questo senso" Leonardo può essere utile per "studiare gli interazioni tra gli atomi delle singole molecole che compongono i farmaci".

Molari, da parte sua, sottolinea che "è un grande onore per noi avere un Premio Nobel qui oggi, è un grande onore per me concedere il primo Sigillum Magnum del mio rettorato al professor Parisi. Credo che questo sia un grande momento per il nostro Ateneo, per tre motivi: per la qualità delle ricerche del professor Parisi, perché ha sempre creduto nella ricerca di base, anche se oggi le sue ricerche hanno anche un'utilità pratica, e per il suo impegno civile, ribadito in ogni suo intervento. È un messaggio importante che il professore dà a tutti noi", conclude il rettore. (Dire)

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