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Cronaca

Lo cercavano a Bologna: Silvio Mannina è morto, l'assassino ha confessato

Il corpo dovrebbe essere nel riminese, dopo la confessione di Dritan Demiraj partono le ricerche. Qualcuno lo aveva visto vivo a Bologna, ma le speranze della famiglia svaniscono

Era un mistero da qualche mese la scomparsa del 30enne Silvio Mannina perchè sparito lo stesso giorno dell'omicidio di Mozzate (quando è stata accoltellata a morte dall'ex compagno la 35enne Lidia Nusdorfi) e avvistato, secondo alcuni testimoni, a Bologna, dove vivendo per strada avrebbe anche usufruito di una mensa dei poveri. Oggi, la confessione dell'omicida del giovane bolognese, le speranze della sorella di trovarlo vivo, magari seguendo la pista felsinea, svaniscono nel nulla.

LA CONFESSIONE. L'assassino ha confessato dopo un lunghissimo interrogatorio: è lo stesso uomo che ha ucciso la sua ex compagna nel tunnel della stazione, è Dritan Demiraj, 28enne pasticciere albanese, che si era trasferito in Romagna dalla nuova compagna Monica Sanchi, ed è proprio qui che sarebbe stato occultato il cadavere, dopo che si era battuta anche la pista bolognese, nella speranza di trovarlo, vivo o morto. 

Silvio Mannina: da scomparso a vittima di un omicidio

VISTO ALLA MENSA DEI POVERI? NESSUNA CONFERMA. Avevamo chiesto ai responsabili della Caritas di controllare nei loro archivi per capire se Mannina fosse stato ospite delle mense dei poveri da loro gestite in data successiva a quella dell'assassinio di Mozzate, ma nessuno ricorda il suo nome e le testimonianze dei due clochard che riferiscono di averlo visto sotto le Due Torri perdono ora di ogni valore, perchè Silvio è morto prima degli avvistamenti.

SILVIO SU FACEBOOK. Su Facebook un gruppo a lui dedicato, nel quale la sorella continua a scrivergli parole d'affetto e manifesta l'ansia crescente dovuta all'assenza di notizie. Qui, dove la sua foto viene pubblicata e dove viene chiesto a tutti di collaborare alle ricerche, sono comparsi anche i primi messaggi di cordoglio, dopo che la terribile notizia è stata divulgata. Il profilo di Silvio, ancora aperto, mostra la dolcezza e l'orgoglio di un padre, i momenti di svago a Bologna, la Sala Borsa, i portici, il calcio: proprio sui social Mannina incontrava virtualmente Monica Sanchi (o chi a nome di lei, gli scriveva).

Ma cosa c'entra Silvio Mannina con il delitto messo a segno nel tunnel della stazione di Mozzate? Il caso comincia da lontano ed è tutt'altro che semplice, per comprendere al meglio tutte le dinamiche e i colpi di scena è indispensabile conoscere tutti gli attori di questa terribile e intricata vicenda. Ecco chi sono i  personaggi di questo intricato giallo che comincia con l'accoltellamento mortale di una donna, nel sottopassaggio della stazione di Mozzate, vicino Como:

Lisa Nusdorfi: la 35enne di Garbagnate uccisa a coltellate nella stazione di Mozzate il 1°marzo 2014
Dritan Demiraj: l'assassino. Ex compagno di Lidia e padre del loro figlio, 29enne albanese di professione pasticciere.
Monica Sanchi: la nuova compagna di Dritan Demiraj, romagnola di Riccione che avrebbe chattato su Facebook con Silvio Mannina.
Silvio Mannina: lo scomparso. Sparito nel nulla il giorno dell'omicidio di Lidia Nusdorfi e trovato cadavere il 23 aprile 2014.

Silvio Mannina, come rivelato a "Chi l'ha visto?" dalla sorella, aveva una relazione con la donna uccisa. Era stata sentita dagli inquirenti Monica Sanchi, la donna di Rimini con la quale Mannina sarebbe stato in contatto via Facebook (molte le chat fra i due, anche a sfondo erotico) e nuova compagna di Dritan Demiraj dopo la rottura con Lidia Nusdorfi, in carcere accusato del suo omicidio. Monica avrebbe attirato Silvio con la promessa di un incontro romantico e poi, il buio.

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