Dall’Europa 50 milioni per i terremotati. 45 all’Emilia già dal 2013
L'incontro di oggi a Bologna fra Bianchi e Kazatsay ha ufficializzato l'arrivo dei soldi del Fondo Sociale Europeo. 5 milioni sono già disponibili
Sono 50 milioni di euro i fondi europei che andranno in aiuto dei territori colpiti dal sisma: sono risorse dei programmi operativi del Fondo Sociale Europeo che sono state riprogrammate in sede di Conferenza delle Regioni e che, altrimenti, rischiavano di andare perdute. Il via all'erogazione dei fondi è stato definito oggi durante un incontro a Bologna e i finanziamenti diventare realtà già dal 2013.
OGGI L’OK DELLA COMMISSIONE EUROPEA. L'operazione ha avuto oggi l'ok della Commissione Europea, arrivato dopo un incontro a Bologna nella sede della Regione Emilia-Romagna, tra l'assessore Patrizio Bianchi e il direttore generale della Direzione economia sociale di mercato Zoltan Kazatsay. Mancano ancora alcuni passaggi burocratici, ma i finanziamenti potrebbero diventare realtà già a inizio 2013. La maggior parte, 45,7 milioni, saranno destinati all'Emilia-Romagna, 3,9 alla Lombardia e 202.000 al Veneto. "C'é la massima emergenza per la riprogrammazione di questi fondi: tecnicamente avremo tre mesi di tempo, ma vista la situazione accelereremo la procedura", ha assicurato Nicolas Giber-Morin della Direzione economia sociale della Commissione Ue.
5 MILIONI GIA’ DISPONIBILI. Di questi 45 milioni di euro 5 sono già disponibili perché provenienti dalle risorse già assegnate alla Regione. L'obiettivo, come ha spiegato Bianchi, non è ridotto solo a ristabilire la situazione esistente prima del terremoto (che ha fatto perdere il lavoro al 14,8% della popolazione), ma soprattutto a dare nuovi impulsi, condizione posta anche dalla stessa Ue per la riprogrammazione dei fondi.
RISORSE ASSEGNATE SECONDO REGOLE EUROPEE. Tre le linee di indirizzo individuate da Bianchi: "Progetti di mobilità internazionale per favorire processi di relazione più spinti, la riformazione dei lavoratori in cassa integrazione, in particolare quelli 'anziani', e programmi intensi di riposizionamento lavorativo per nuovi imprenditori". Di sicuro, ha assicurato l'assessore, non ci saranno "sussidi diretti", ma le risorse saranno assegnate secondo le regole europee.